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Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 6 aprile 1996
DA UNA DICHIARAZIONE DI GIULIANO URBANI.

(ASCA) - Roma 5 aprile - "Quanto a Pannella non riesco davvero a capire perché si agiti tanto. Il semipresidenzialismo 'alla francese' del Polo già figura fra gli impegni presi con gli elettori. Se è questo che gli basta, amici come prima. Se invece cerca di 'ricattarci', sappia che nei sistemi maggioritari e bipolari le capacità di 'condizionamento politico' sono distribuite in molte mani e solo queste capacità ( e non questi ricatti) vengano veramente costruttive. Perché di riforme visionarie e velleitarie ne abbiamo viste anche troppe".

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Roma, 6 aprile 1996

PANNELLA: IL POLO NON SI LASCI INTIMORIRE DALLA FIAT E DAI SUOI PARTITI. DAI SUOI FOGLIO D'ORDINE, E DAGLI ORDINI DI PAOLO MIELI.

IL 21 APRILE SIA IL "25 APRILE" CHE ABBATTA IL REGIME E LO SOSTITUISCA QUESTA VOLTA CON...

"Mi auguro che Silvio Berlusconi e il Polo tutto non si lascino intimorire dalla campagna intimidatoria che i giornali della FIAT e dintorni, a cominciare da "Il Corriere della Sera" stanno scatenando per togliere valore e significato al voto del 21 aprile, per garantire la continuità con il regime partitocratico della prossima legislatura.

"Il Corriere della Sera" diventa sempre più, ora con articoli di fondo del Segretario-Direttore del Partito di via Solferino, una sorta di foglio d'ordine e di ordini del potere di fatto che sgoverna e corrompe il paese, e diffama alla radice speranze e obiettivi democratici.

Trattando i lettori come seguaci o soldati, Mieli ingiunge loro (ed alle riforme politico-elettorali) di sottrarre al voto del 21 aprile le scelte sulle forma e la riforma dello Stato, sulle regole fondamentali della nostra vita istituzionale e politica, delegandole al buio della partitocrazia. L'ideale di Mieli e della FIAT è quello del 1976-1980. Gli elettorali votino pure contro il Polo per l'Ulivo, contro l'Ulivo per il POLO. Ulivo e Polo, come Andreotti e Berlinguer, portino all'ammasso dei loro compromessi la forza parlamentare e politica data loro dagli elettorali.

Noi chiediamo invece al Polo (all'Ulivo è del tutto inutile, purtroppo; esso non puo' che muoversi secondo natura compromissoria, oligarchica, partitocratica) di invitare l'elettorato italiano a pronunciarsi a sostegno di un radicale presidenzialismo democratico, e di un sistema bi o tripartitico e non "bipolare" cioè conservatore, grazie ad una scelta di legge elettorale di stampo anglosassone, cioè maggioritario ad un turno. Su questa base, su questa scelta democratica, costituzionalmente dovuta e perfetta, la "politica" potrà poi trovare opportuni "compromessi".

Il 21 Aprile puo' e deve essere l'occasione per abbattere il regime che opprime e corrompe l'Italia da quasi cinquant'anni, con pochi momenti d'eccezione. Non per rafforzarlo e proseguirlo. E, questa volta, sostituirlo con una scelta di modello classicamente e fortemente democratico e liberale, la stessa per la quale inutilmente lottarono i Calamandrei ed i Valiani di allora, alla quale guardavano gli Sturzo e gli Einaudi, quella di un regime "americano"

Se il Polo sarà davvero convinto e determinato a dare al voto del 21 aprile il valore di un nuovo 25 aprile stravincerà queste elezioni. Altrimenti sarà battuto elettoralmente, o subito dopo.

La FIAT, o i suoi partiti-delegati, i suoi uomini e donne, la Finiivest, non sono d'accordo? Ragione di più. Se non vi sarà chiarezza, determinazione, su questa scelta, meglio sarà che vinca direttamente l'Ulivo. In Parlamento, ma soprattutto nel paese, vi sarà una opposizione tale da consentire di vincere ben presto non più una battaglia ma la guerra."

 
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