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Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 7 aprile 1996
Intervista a Marco Pannella di Giovanni Morandi pubblicata sul 'Il Resto del Carlino' e 'La Nazione' del 7 aprile 1996

PANNELLA: 'NON FACCIO IL GREGARIO

Marco insiste per un accordo molto chiaro con il Polo

'Chi ci vota non spreca il voto'. Sgarbi lo vuole alla Farnesina, 'Inciucio Confalonieri-D'Alema'

D. Gli scontenti dei Poli hanno nella lista di Pannella una delle poche alternative. Ma non sara' un voto sprecato?

R. Noi ci siamo presentati solo in sei regioni. Dove c'era la possibilita' di dispersione non ci siamo. La scheda piu' importante e' la grigia che pesa il 16 per cento del voto complessivo. Votarci in questa scheda per noi significa esserci e non esserci in Parlamento.

D. Ma l'accordo con il Polo e' stato fatto o no?

R. Fin dai tempi del cosiddetto inciucio chiedemmo al Polo due impegni. Avere un sistema elettorale americano con due o tre partiti, sistema ad un turno. Chiedere al paese di votare sul presidenzialismo americano o in subordine francese rafforzato e non di sequestrare, come voleva D'Alema, al voto del 21 aprile la forma e la riforma dello Stato e le regole fondamentali. Solo domenica scorsa queste due richieste sono state accettate e fatte proprie da Berlusconi e Fini. Si tratta ora di assicurare che questa linea sia effettivamente e con adeguato rigore scagliata nella campagna elettorale e ne siano individuate le necessarie forme per il dopo elezioni, per l'intera legislatura. Assicurando anche, in modo certo, posizioni di responsabilita'e di garanzia politica al nostro movimento. Non abbiamo il diritto di divenire inutili come cespugli, o di essere marginalizzati come portatori d'acqua chicchessia. Altrimenti continueremo addolorati ma determinati ad andare per la nostra strada e gli ad un ulteriore cammin

o di sconfitta.

D. Molti pensano che questo voto si concludera' con un pareggio. In tal caso che cosa fara' la sua lista?

R. Io non credo nel pareggio. Se si fara' questa campagna sono convinto che ci sara' una vittoria nettissima, anche perche' in questo caso noi indicheremo di dare il voto per i candidati del Polo nella scheda dell'uninominale della camera. I sondaggi dicono che vi sono oltre 100 deputati, che ad oggi stanno ad un migliaio di voti l'uno dall'altro. Pero' bisognera' pensare alle garanzie per il dopo.

D. Ovvero?

R. Che dopo non si faccia come fecero Berlinguer e Andreotti nel'76, che presero i voti gli uni contro gli altri, per poi fare il governo di unita' nazionale. Ad esempio c'e' una bestemmia che ricorre. Che la minoranza debba avere o il presidente della Camera o del Senato.

D. Il discorso vale anche per le riforme istituzionali e quindi chi vince riforma la Costituzione.

R. Naturalmente possono essere valutate concessioni. La nostra risposta e': il popolo deve dirci se vuole il presidenzialismo americano o francese o invece il cancellierato e le altre cose proposte dall'Ulivo.

D. Governo guidato da chi?

R. Non si discute di questo. Noi diciamo Berlusconi e basta. Quello di cui si discute e' se il governo deve essere di tecnici o politico, se ci devono essere quelli dell'alleanza Polo e lista Pannella o quelli del Polo e basta.

D. Berlusconi ha gia' detto che vuole i leader nel governo dunque anche Pannella.

R. Noi potremmo essere d'accordo o non esserlo.

D. Sgarbi la vuole ministro degli esteri.

R. E' una vecchia cosa, che ha sempre detto Berlusconi.

D. E lei che ne pensa?

R. E' una sciocchezza rispondere. Prima bisognera' vedere il programma di governo e chi lo guidera'.

D. Se il presidente del consiglio fosse un super partes?

R. Non ci credo.

D. Un nuovo Dini?

R. No, mai.

D. Buttiamo la' un nome: Mario Monti, il commissario dell'Unione europea.

R. Non ci credo. Anche se Monti sarebbe sicuramente il migliore di tutti quanti i non politici.

D. D'Alema che corteggia la Fininvest. E' un pentito, un compagno che sbaglia o un figlio di Togliatti, per cui il fine giustifica i mezzi?

R. Fedele Confalonieri e D'Alema l'inciucio l'hanno gia' fatto da piu' di un anno. Tant'e' vero che Mediaset ha ufficialmene affidato la campagna elettorale alla supervisione di due ulivi, che sono Costanzo e Mentana.

D. Fininvest ovvero Francia o Spagna purche' se magna.

R. Si, e direi che se Berlusconi e' la Spagna, Mediaset e' per la Francia.

D. Le tasse. Fini dice cancelliamo le trattenute nelle buste. Demagogia?

R. Nessuno si ricorda che gia' l'anno scorso avevamo raccolto 600 mila firme per questo e che alla Corte di Cassazione giace un'altra richiesta, firmata da altri 600 mila elettori, per ottenere questo. Anche la proposta di D'Alema di togliere pubblicita' alla RAI e' un nostro referendum.

D. Non e' lusingato dal fatto che Fini faccia proprie le sue idee?

R. Fini e' stato da noi difeso e 'protetto', quando i fascisti tra virgolette erano discriminati dagli antifascisti-fascisti.

D. Dunque i fascisti non ci sono piu'?

R. L'Ulivo e' un grande fascio.

D. Che vuol dire?

R. E' un grande fascio, che se in difficoltà' puo' produrre fascismo, cioe' il fascio di poteri contrapposti, della grande industria, il grande capitale, la grande finanza, la grande burocrazia dello Stato, del sindacato, del parastato. Per un radicale, che e' sulla linea del partito d'azione, del partito liberale, dei Fratelli Rosselli, di Ernesto Rossi e di Salvemini non e' facile mettere il naso in un fascio del genere.

D. Lei si candida in Emilia Romagna, dove il potere e' ben saldo.

R. Dopo 50 anni occorre liberare i cittadini nelle regioni dette rosse. Il regime sovietico duro'...

D. Settanta anni.

R. Di altri venti se ne potrebbe fare a meno.

D. Qual e' un uomo della cosiddetta Prima repubblica che sarebbe utile per svolgere il lavoro da fare nel paese.

R. Io ho dimostrato facendo eleggere Scalfaro democristiano, cattolico, da 40 anni li', che non ho preclusioni ideologiche.

D. Forse si e' sbagliato.

R. E' Scalfaro che e' passato dall'altra parte e ha tradito le sue stesse idee.

D. Di Pietro e' un magistrato in panchina o un politico in panchina?

R. E' un ex magistrato che ha dimostrato enormi capacita' di investigatore. In politica il suo valore e' tutto da dimostrare.

D. Che cosa e' rimasto in Pannella oggi del passato, di quello dei tempi dei referendum sul divorzio?

Questa e' una domanda da fare agli altri politici non a me. Gli altri hanno dovuto smentire se stessi. Le nostre battaglie sono invece riconosciute da tutti come preziose e tutti possono vedere che oggi ne stiamo combattendo di ancora piu' importanti.

 
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