Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 26 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 1 maggio 1996
I REFERENDUM DEL '97 COME ANTIDOTO A UN'OPPOSIZIONE MANDARINALE E INCESTUOSA.

IL FOGLIO QUOTIDIANO - 1 MAGGIO 1996

Lettera al direttore di Angiolo Bandinelli

Signor direttore,

venerdì 26 aprile è apparso sul Foglio un'eccellente ricostruzione del percorso storico attraverso il quale è nata e si è affermata l'anomalia che ha visto per 50 anni il Pci, dall'opposizione, "co-governatore" nelle note forme consociative. Grazie al suo giornale, analisi come questa, che pochi fino ad oggi osavano fare, entrano nel dibattito pubblico per diventare, forse, temi forti dell'iniziativa politica. Ma a comprendere quali siano state le caratteristiche complessive di una così lunga stagione politico-istituzionale, manca l'analisi del ruolo svolto dalle iniziative referendarie che si sono susseguite dal '74 in poi, in larghissima parte promosse da Marco Pannella e dai radicali (oggi, riformatori). Appare del tutto evidente che quelle iniziative hanno consentito al Paese gli unici momenti di democrazie liberale autentica, per aver spezzato e negato alle radici la logica consociativistica e dato ai cittadini la possibilità di dividersi e scegliere sui fronti contrapposti, secondo gli schemi classici

delle democrazie liberali. Con quei referendum il Paese era chiamato a dare risposte del tipo "sì/no" ai maggiori problemi, a volte addirittura imposti ai partiti recalcitranti e al "sistema". Quello che si è sempre rimproverato alla politica referendaria, di semplificare le cose su un'asse rigoroso, di spaccare il Paese, era - in termini liberali - il suo vero pregio. Per averne conosciuto, da militante radicale, la genesi e le vicende fin dall'inizio e dall'interno, posso dire che nei suoi promotori vi era chiarissima consapevolezza di tale sua portata e delle sue conseguenze. E' insomma grazie alle incessanti iniziative referendarie se l'Italia è stata parte dell'Occidente democratico e non è stata assimilabile completamente ai modelli "bulgari" cui essa veniva costretta dal modello istituzionale togliattiano dell'arco costituzionale e dell'unità nazionale. Purtroppo, la scienza politica corrente è riottosa a cogliere questo aspetto della dura, lunga e spesso solitaria battaglia liberale di Marco Pannella

e dei radicali. C'è da sperare che quantomeno sui 20 referendum che ci aspettano per il 1997 (in un momento foriero di possibili, nuovi, inspiegabili inciuci) qualcuno riveda il suo giudizio sul ruolo istituzionale dell'iniziativa referendaria negli ultimi trent'anni.

Angiolo Bandinelli, Segretario Nazionale del Movimento dei Club Pannella.

Risposta del direttore de "Il Foglio"

I referendum sono stati una benedizione per questo Paese, si sa, e il segretario dei Club Pannella fa bene a colmare, ricordandone il valore strategico, la lacuna della nostra breve storia dell'opposizione in Italia. Un referendum ci ha dato la Repubblica, un altro ha istituito il divorzio come soluzione di un vincolo civile (quello religioso è affare della Chiesa e dei fedeli), un altro ancora ha protetto la legislazione abortista (una conquista ineludibile ma anche, culturalmente, una tragica abdicazione al dovere e al piacere di difendere la vita nascente); un altro referendum ha smantellato il cardine del vecchio sistema politico, fondato sulla legge elettorale proporzionale, e altri ancora hanno difeso la televisione privata, la libertà d'impresa. Poi ci sono i referendum vinti, ma elusi, come quello sulla responsabilità civile dei giudici, di fronte al dolo e alla colpa grave, nella gestione negligente dei processi; quello sui sindacati e la privatizzazione della Rai, e tante altre battaglie di indiriz

zo che hanno aperto la mente a molti italiani. Ora ci sono i 20 referendum del '97 all'orizzonte, e speriamo bene. Anche perché ieri un titolone del Corriere spiegava: "Il dilemma del Polo: Camera o Senato?". Se questi sono i suoi dilemmi, l'opposizione non andrà lontano.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail