Comunicato della Segreteria del Movimento dei Club Pannella-Riformatori. Roma, 19 giugno 1996
"Noi non siamo tributari di Berlusconi e di Forza Italia, nč di posti, nč di carriere, nč di elezioni. Al contrario siamo dei creditori che non intendono soggiacere alla legge della giungla cittadina per la quale i creditori si ammazzano e i debitori si tengono cari.
La sbrigativa sufficienza con la quale il leader di Forza Italia liquida ogni dissenzo o critica interna, come ieri, costituisce politicamente nient'altro che manifestazione di arroganza che si aggiunge a quelle sospettabili di insipienza.
Da due mesi il Movimento dei Club Pannella-Riformatori ha subėto e taciuto, per senso estremo di responsabilitā, proprio in vista delle elezioni amministrative e di quelle regionali siciliane e per opporre a comportamenti inqualificabili e incomprensibili di Berlusconi una sternua difesa delle alleanze e degli accordi stipulati con Forza Italia a con Il Polo, delle loro ragioni e dei loro obiettivi. Abbiamo opposto al rifiuto totale del dialogo, al tradimento immediato dei patti, all'ostracismo, al tentativo di stravolgere strategie, valori, obiettivi, la nostra fedeltā alle grandi ragioni ideali che hanno portato tanta parte del Paese a scegliere Forza Italia e le componenti liberali del Polo.
Lo ribadiamo: ora basta. O si trovano o ritrovano immediatamente luoghi e procedure di dialogo e di confronto politici istituzionalmente responsabili, o non si potrā che passare al confronto pubblico, ed alla difesa intransigente delle ragioni e della forza di un'alternativa liberale e radicale nel Paese".