Insulti per la Commissaria Ue.Dal corrispondente a Bruxelles.
CORRIERE DELLA SERA 27 GIUGNO 1996
Bruxelles - Quando una personalità grazie alle qualità fisiche e di carattere riesce a trasmettere con forza il proprio messaggio attraverso il mezzo televisivo, si dice che "buca gli schermi". Bene, la Commissaria europea Emma Bonino gli schermi non solo li buca, ma li fa letteralmente esplodere. Chiamata dalla Bbc il 29 maggio a spiegare perché i pescatori europei, e in particolare gli inglesi, debbano tagliare del 40 per cento le proprie capacità di cattura, la Bonino è stata letteralmente sommersa da decine di lettere di insulti provenienti dalla Gran Bretagna. "Testa di porco, donna stupida, vai a..., le donne dovrebbero starsene a casa a lavare i piatti", osserva il signor Jackson, da Manchester. "Credo che una delle poche cose buone della guerra sia stata la sconfitta dell'abietta Italia", commenta Richard Swarbick, che si firma "con il più grande odio e disprezzo per la sua nazione e i suoi concittadini". "la vostra igiene non è elevata come in Gran Bretagna"argomenta il signor Reiser, dal Sussex. "S
embra che tu abbia beccato il morbo della vacca pazza, smettila di bovineggiare, stupida vecchia mucca!"la esorta un certo Mr.Hone. "Tornatene al tuo Paese marcio e mafioso e restaci", suggerisce la signora Catharine Staker. Poche lettere entrano nel merito della questione pesca. Una buona metà associano gli insulti contro Emma Bonino al suo essere italiana. Quasi tutti fanno appello all'orgoglio nazionale e alle passate glorie inglesi. "Due volte in questo secolo abbiamo versato il sangue per liberare l'Europa e sconfiggere la barbarie, cosa per cui ci è dovuta un'immensa gratitudine. Non abbiamo bisogno di lezioni da un piccolo burocrate come lei su come gestire i nostri affari", scrive Andrew Moffat. "Non sono gli insulti gratuiti, cui mi hanno abituata decenni di militanza radicale, che mi preoccupano - commenta la Bonino - Quello che non riesco a superare è il disagio che mi provoca l'imbattermi in un cliché che credevo superato: la percezione dell'Italiano medio come "vigliacco, traditore, mafioso e sp
orco". Forse anche noi dobbiamo liberarci di qualche cliché, per esempio quello che attribuisce all'inglese medi autocontrollo e buonacreanza". L'unico segno della tanto decantata civiltà britannica è che le lettere di insulti, anche le peggiori, sono tutte provviste di firma e indirizzo del mittente.