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Agora' Agora - 18 luglio 1996
RIFORME: PANNELLA SU ESTERNAZIONE SCALFARO
Roma, 18 luglio 1996

DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA:

"Mi auguro che il successore dell'attuale Presidente della Repubblica non riterrà suo compito di incriminare pubblicamente questo o quello di 'falso' o di menzogna; che non sia e non si professi come favorevole o contrario a riforme o conservazioni; che comprenda che un Presidente della Repubblica eletto secondo l'attuale Costituzione ha invece il dovere e l'obbligo di difendere la pari dignità e il pari diritto di ogni cittadino e di ogni forza politica di essere di opinione favorevole o contraria a questa o quella politica. Di nuovo, oggi e domani, Scalfaro interferirà con il dibattito istituzionale e quello politico continuando ad operare da intemerato usurpatore di poteri, diritti e doveri costituzionali attribuiti ad altri. Di nuovo continuerà ad infierire contro il Parlamento rivolgendosi direttamente, deliberatamente e sistematicamente al popolo mandando in desuetudine, annullando lo strumento previsto dalla Costituzione come esclusivo per un Presidente della Repubblica: l'istituto del messaggio alle

Camere. Egli toglie così al Parlamento la possibilità di giudicare i suoi atti pubblici e nega al Parlamento che lo ha eletto ed al quale risale il suo potere una sua prerogativa esclusiva e fondamentale. Egli colpisce in tal modo anche le prerogative dell'esecutivo che dovrebbe poter rispondere delle sue eventuali esternazioni 'politiche' internazionali e nazionali che siano. Egli falsa il funzionamento previsto dall'art.49 della Costituzione sostituendosi ai partiti o rendendo il loro compito subalterno o il loro gioco falsato in partenza. A futura memoria ripetiamolo al Polo, all'Ulivo e soprattutto ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio: il Presidente della Repubblica uccide ogni giorno la Costituzione che deve difendere, attenta all'ordine repubblicano ed allo stato di diritto: in altri tempi, nelle strade, nelle piazze e nelle coscienze si sarebbe gridato: 'Via l'usurpatore'".

 
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