Roma, 26 luglio 1996

'Intervenendo questa mattina a Radio Radicale Marco Pannella riferendosi alla proposta di legge per il finanziamento pubblico ai partiti, ora all'esame del senato, ha, tra l'altro, affermato che 'ancora una volta da parte siamo noi, dall'altra tutti i partiti. Come Comitato Promotore del Referendum vinto su questa materia solleveremo conflitto tra poteri dinanzi al tradimento del risultato popolare se il disegno sara' completato. Gli italiani hanno detto no al 90 per cento al finanziamento ai partiti e dei loro appalti corrotti e corruttori. Altra cosa e' finanziare la politica dei cittadini. Da quando anche il Polo ha smesso di fare una battaglia consapevolmente antipartitocratica, ci troviamo esattamente come quando proponemmo il primo referendum e fummo costretti ad imbavagliarci in TV: dal MSI (ora AN) al PSIUP (ora Rifondazione Comunista) tutti erano e sono per il finanziamento pubblico'. A proposito dei rapporti col Polo, Pannella ha aggiunto: 'c'e' un clima inaudito di ostracismo anche personale nei n

ostri confronti per cui da tre mesi tentiamo inutilmente di avere un colloquio. Dalla prossima settimana passeremo all'offensiva, perche' questo sembra il proseguimento violento del comportamento tenuto nei nostri confronti per 40 anni dai comunisti rispetto al mondo liberale'. Sul Presidente della Repubblica, infine, il leader Riformatore ha detto di essere certo 'che il Capo dello Stato continuera' a tradire la Costituzione, l'Italia e la democrazia - mentre noi siamo per il rispetto della legalita' e dei referendum - , controfirmando qualsiasi vergogna che venga dal Parlamento, anzi probabilmente, auspicandola, visto che ormai il Presidente della Repubblica e' ormai dotato di impunita' totale da parte del sistema politico'.