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Agora' Agora - 28 agosto 1996
Intervista di Marco Berti a Marco Pannella pubblicata da 'Il Messaggero' il 28 agosto - pag. 7

Finanziamento pubblico ai partiti/Pannella apre 'il conflitto di attribuzione' contro il Parlamento

'E OGGI L'OFFENSIVA ALLA CONSULTA'

D. Onorevole Pannella venti referendum in un colpo solo. Non e' una esagerazione?

R. Non si tratta più di questo, ma di sapere se questi referendum sono buoni, o no: utili e opportuni, o no; necessari, o no. Come difenderli, e vincerli, quando tutto il regime e tutti i poteri sono contrari da sempre. E il paese incinichito, rassegnato, corrotto in tante sue parti. Ma proprio oggi possiamo annunciare che passiamo al contrattacco, non solamente su questi venti referendum ma anche sugli altri, traditi o ignorati'.

D. Al contrattacco? Che vuol dire?

R. Mentre i lettori di 'Il Messaggero' leggono queste righe, i difensori e rappresentanti del Comitato Promotore dei Referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti, Prof. Giovanni Motzo e Beniamino Caravita di Toritto, propongono conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato (noi, da una parte; il Parlamento, dall'altra) per bloccare il tentativo di violare la pronunzia popolare del 18 aprile 1993, quando il 90,3% degli elettori si espresse per l'abrogazione di ogni sorta di finanziamento pubblico del sistema dei partiti, e dei partiti stessi. Intendiamo fare lo stesso per quanto riguarda i referendum vinti su altri temi della vita civile e istituzionale. Abbiamo bisogno di una mobilitazione civile, morale, liberale, politica e referendaria, anche economica, per battere e abbattere il redivivo, sempre piu' possente, Stato fuori-legge, partitocratico, nemico della Costituzione e della legge'.

D. Alcuni dei quesiti, come quelli elettorali, sono già stati bocciati in precedenza dalla Consulta. Cosa le fa pensare che questa volta passino?

R. Noi siamo convinti che la Corte Costituzionale non potrà continuare a giudicare secondo la sua giurisprudenza totalmente interna al sistema ed al regime partitocratico su tutte le questioni istituzionali. Essa sarà rinnovata per oltre la metà, quando dovrà tornare a pronunciarsi. E' auspicabile che torni a giudicare secondo Costituzione, unica possibilità di rendere un minimo accettabile di certezza del diritto a tutti, anche a se stessa. Ma dovrà essere aiutata in tal senso. E senza una vera e propria mobilitazione della cultura e della scienza giuridica liberale, rispettosa innanzitutto di se stessa, senza difese tecniche molto forti, convinte, preparate dialogicamente con seminari e dibattiti nelle poche settimane utili che ci restano, l'obiettivo sarà mancato.

D. Cosa intende fare? Quali carte avete ancora da giocare?

R. Abbiamo lanciato la nostra campagna 'dieci milioni almeno, da almeno cinquecento persone' e la sottoscrizione nazionale verso tutti, per munire del minimo assolutamente necessario questa impresa, ed il nostro soggetto politico, l'unico che abbia 'know how' e volontà adeguate. E' letteralmente angosciante constatareche in un paese nelle nostre condizioni sembra che nessuno ascolti e comprenda. Infine, se poi si tornasse a scippare, a truffare, a opporre la violenza dell'arbitrio al rispetto ed alla certezza del diritto, e si continuasse dall'altra parte (il paese) a lasciarci soli, il problema sarà dal paese, non nostro...

D. Sembra che in questa battaglia sarà solo. Il centro sinistra non è certo con lei. Forza Italia fa orecchi da mercante. Ancora una volta solo contro tutti? Non è sfida persa in partenza?

R. Certamente, siamo spesso stati molto 'soli'. Ma 'soli' rispetto a chi, e in che cosa? Nei nostri momenti di massima solitudine abbiamo incontrato Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini, come prima Elio Vittorini; ma incontrato, anche, la coscienza del paese, e della storia dell'antifascismo, dell'anticomunismo, dell'anticlericalismo radicale. Una storia, negli ultimi ottanta anni molto spesso fatta di esilio, di galere e di assassinii, di ostracismo, di denigrazione, di trionfo dei nostri avversari grazie all'uso ed all'abuso della violenza, dell'arbitrio, della corruzione, dell'ignoranza propria o imposta agli altri. Oggi, più che mai sono al potere, post comunisti fascisti clericali partitocratici. Si apprestano a suonare la campana a morto per il nostro movimento, e per me. Ma non sarà la prima volta (né, speriamolo, l'ultima) che sono già morti coloro che credono di poterci cosi' liquidare. Poiché hanno tutto non sospettano di essere poco piu' che nulla.

 
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