IL GIORNALE 7 SETTEMBRE 1996
Polemiche dopo le ammissioni del leader della Lega sull'esistenza di un patto per rinviare il voto.
Secondo i giuristi, se le rivelazioni del Senatùr sono vere ci sono gli estremi per incriminare il presidente. Ferrara: il regista dell'operazione è stato Oscar. Berlusconi: non mi sorprende. E il capo dello Stato naturalmente smentisce.
Esplode il caso Scalfaro-Bossi. L'intrigo rivelato dal Senatùr nel suo ultimo libro, un patto Lega-Quirinale per impedire le elezioni dopo il ribaltone, spinge il Polo sull'orlo di una richiesta di impeachment per il capo dello Stato. Il meno stupito è Berlusconi: "Di che dovrei sorprendermi, io certe cose le conoscevo..." e Fini commenta: "Bisogna fare chiarezza sul ruolo del capo dello Stato nel 1994. Noi abbiamo sempre pensato a una oscura regia politica". Marco Pannella è pronto a riprendere la raccolta di firme per la messa in stato di accusa di Scalfaro. "Non è il solo caso di alto tradimento da parte del Quirinale", sottolinea il leader radicale. Nel Polo due correnti di pensiero. Battagliero, ma realista, l'ex ministro Giuliano Ferrara: "E' tutto vero, Scalfaro è stato il regista del ribaltone. Ora però guardiamo avanti". Drastici La Loggia e Martino: "Ci auguriamo che Scalfaro smentisca, altrimenti dovrà intervenire il Parlamento". Alla fine della giornata di attacchi, il Quirinale affida la propri
a versione ad una nota non ufficiale: "Nessun accordo con alcuna forza politica. Il presidente si è mosso nell'assoluta ortodossia costituzionale".