Roma, 26 settembre 1996

In vista della Camera di Consiglio del 30 settembre che dovrà esaminare l'ammissibilità del conflitto di attribuzione sollevato dai Club Pannella - nelle persone di Marco Pannella, Rita Bernardini e Paolo Vigevano - nei confronti del Parlamento per la vicenda dei finanziamenti pubblici ai partiti, i professori Giovanni Motzo e Beniamino Caravita hanno inviato alla Corte Costituzionale una memoria nella quale si richiamano i più recenti sviluppi parlamentari della vicenda.

Ed in particolare: 'nelle sedute del 17 e del 18 settembre 1996 della commissione Affari Costituzionali della Camera, numerosi interventi hanno posto in rilievo la necessità di approvare rapidamente il provvedimento legislativo, addirittura prima della sessione di bilancio. Se si considera che molti hanno sottolineato la necessità di un accordo tra tutti i partiti per sopportare l'impatto di una questione che è stata definita 'un nervo scoperto del rapporto tra Parlamento e opinione pubblica', il quadro è chiarissimo: siamo di fronte ad atti (l'approvazione da parte del Senato) e comportamenti prodromici ad un accordo politico che si va costituendo in parlamento al fine di aggirare la volontà popolare del 1993 e di introdurre nuovamente il finanziamento pubblico dei partiti, già chiaramente 'disvoluto' dal popolo'.

La lesività - scrivono ancora i professori - dei diritti e degli interessi dei promotori si compie già nel momento in cui si mette in discussione l'esito del referendum pensando di poter dimenticare ciò che il popolo ha voluto.

Per queste ed altre ragioni Motzo e Caravita insistono 'nella richiesta di ammissibilità del ricorso per conflitto di attribuzioni'.