Roma, 29 novembre 1996
Secondo giorno del Consiglio Generale dei Riformatori, Marco Pannella avanza la sua proposta ai 'Liberali' del Polo, a partire da Marco Taradash e Marcello Pera ('ma anche agli amici di Società Aperta - nuova costituzione'): costituire due gruppi alla Camera ed al Senato, 'collegati con il Movimento Referendario e con il nostro Movimento'.
'Forza Italia - spiega Pannella - e' un ibrido in apparenza, in realtà un tentativo di partito gestito con criteri aziendalisti. Oggi esiste una palese divaricazione tra le ragioni che portarono, soprattutto nel 1994, molti italiani a votare per il Polo, in nome dell'alternativa, e la politica che sta seguendo. Non pochi parlamentari sono insoddisfatti ma si limitano a borbottare. Professori di liberalismo si sono rapidamente convertiti in professori di machiavellismo. Se fanno la scelta dei gruppi autonomi, per almeno sei mesi - fino ai referendum - fanno sorgere la possibilità di una trattativa. Se stanno dentro non rappresentano nulla e tradiscono per inerzia, omissione o modestia intollerabile le loro ragioni e quelle degli elettori che li hanno votati. Così potranno tentare di frenare la discesa del Polo verso il baratro'. Ed ora il Consiglio Generale attende una risposta.
Stamane è intervenuto il Tesoriere del Partito Radicale Danilo Quinto che ha fotografato la situazione economica relativa al finanziamento della campagna referendaria: da giugno ad oggi sono stati raccolti 1 miliardo e 800 milioni (12 versamenti da 12-15 milioni, 200 milioni dalla Maratona Oratoria, 200 dalla sottoscrizione interna, 1 miliardo e 200 milioni dal contatto telefonico con 40000 persone che avevano in passato aderito ad iniziative radicali e riformatrici). Lontani ancora dall'obiettivo dei 7 miliardi necessari. Hanno preso inoltre la parola il deputato di Forza Italia Giulio Savelli, che ha manifestato la sua insoddisfazione per l'azione politica degli azzurri, ed il dottor Ignazio Marcozzi Rozzi che recentemente si è autodenunciato per aver somministrato morfina ad alcuni suoi pazienti tossicodipendenti.