Attentato ai diritti politici dei cittadini e alla Costituzione dello Stato. Roma, 10 gennaio 1997
I Promotori ed i presentatori del referendum del 1993 sul finanziamento pubblico ai partiti (tra i quali Paolo Vigevano, Segretario e Tesoriere del Movimento dei Club PannellaRiformatori) hanno presentato questa mattina una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma in relazione all'approvazione da parte del Parlamento della legge che lo reintroduce.
"I destinatari del finanziamento scrivono i denuncianti sono infatti gli stessi della legge abrogata, vale a dire i partiti ed i movimenti politici rappresentati in Parlamento. Identica è la provenienza delle somme trattandosi in tutte e due le normative di fondi pubblici, sottratti al bilancio dello Stato.
La contraddizione con il risultato del referendum non potrebbe essere più palese. Qui non c'è nessun meccanismo volontario di attribuzione cittadini: c'è la semplice sfacciata autoattribuzione di somme da parte dei partiti sottraendoli al bilancio dello Stato!".
Per questo i denuncianti chiedono "di poter verificare se dal complesso degli atti e dei comportamenti emergono circostanze ed elementi atti ad identificare le figure criminose di cui agli articoli 294 del codice penale (attentato contro i diritti politici del cittadino) e 293 del codice penale (attentato contro la Costituzione dello Stato) se del caso promuovendo la sollevazione della questione di legittimità costituzionale della legge recante "norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici".