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Partito Radicale Rinascimento - 15 gennaio 1997
Da "Il Corriere della Sera" del 15 gennaio 1997

IL DUELLO TRA I RIFORMATORI

TARADASH "SCONFITTO" DALL'AMICO CALDERISI

ROMA - "No, il suo nome non sono mai riuscito ad immaginarmelo. Dev'essere per via dell'acca finale". Uno smacco per Peppino Calderisi, ingegnere foggiano appassionato di giochi di parole e vicecapogruppo di Forza Italia con il pallino delle formulette legislative. Calderisi ha anagrammato un po' tutti, da Ciriaco De Mita (merito accidia) a Giulio Andreotti (dottor nei guai), ma contro Marco Taradash, giornalista e deputato di Forza Italia, non c'è riuscito. Anche se ci ha provato per vent'anni. "E' il mio Virgilio - è l'autoironica definizione che Taradash dà di lui . E' stato lui a mettermi in lista con i radicali nel '76". Già allora Calderisi aveva la passione per le cose complicate: "Io ero militare - spiega Taradash - e lui voleva candidarmi come obiettore in divisa", per non dire che scelse un livornese da candidare a Pisa. Ma Taradash si ribellò: "Io non ero obiettore. Calderisi è uno che vuol sempre far quadrare il cerchio, è un ingegnere. Io invece ragiono con una logica binaria: o sì o no".

Comunque hanno fatto la stessa strada da allora. Tutti e due radicali, stesse battaglie, stesse svolte (dal Partito radicale a Forza Italia), stessa vita ("Abbiamo lavorato così tante volte insieme che siamo come quei due amici che quando si raccontano una barzelletta, basta che dicano il numero e già si mettono a ridere"). E adesso?

Quello che non hanno fatto cent'anni di politica tra Prima e Seconda Repubblica, lo fa la Bicamerale. Uno è falco, l'altro tessitore. Si accusano a vicenda: "Tu fai solo testimonianza, io voglio fare politica", "Per te la Bicamerale è come il cubo di Rubik. In tempi di bassa Repubblica, non si può far altro". Taradash: "Sono contrario alla commissione, dovevamo discuterne prima, ora è troppo tardi: che senso ha arrivare alla Bicamerale con una serie di mosse tattiche che non fanno strategia? Io credo che sia rinato l'arco costituzionale sotto forma di arco ricostituzionale". Calderisi: "E' venuto il momento di creare un vero soggetto liberale. La Bicamerale è un passaggio importante, che va tentato". Due estremisti? "Due liberali vorrà dire - si difende Calderisi, possiamo avere posizioni così diverse proprio perché siamo liberali".

Questa volta ha vinto Calderisi. Taradash: "Io voterò la Bicamerale soltanto perché è in gioco la leadership di Berlusconi", insomma per disciplina di partito. "Ma solo qualche settimana fa chi ha perso è stato Calderisi", rintuzza. Perché? "Quando ci fu da votare la legge sul finanziamento dei partiti, lui non si è fatto vedere in aula. E' dura la vita anche per il tessitore".

G. Fre.

 
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