Premesso che:
in data 18 novembre 1996 la Giunta regionale siciliana ha nominato Commissario straordinario dell'IRCAC (Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione) il funzionario dott. Lino Buscemi, capo dell'Ufficio Trasparenza della Presidenza della Regione, con lo specifico compito di avviare un'azione di risanamento e di bonifica di quell'Ente che nell'ambito dell'economia siciliana, riveste un ruolo di primo piano sia per la massa di denaro pubblico che riesce a mobilitare sia per la vastità del bacino di utenza con in primo luogo le cooperative di produzione e lavoro;
il predetto Commissario, come è facilmente rilevabile dalle cronache di tutta la stampa regionale, ha avviato una rigorosa azione di ripulitura di quell'Ente che sarebbe oggetto di numerosissime indagini di diverse Procure della Repubblica dell'Isola, della Procura Regionale della Corte dei Conti, dell'Assessorato regionale alla cooperazione ed alla stessa Commissione regionale Antimafia; malgrado, a tutt'oggi, non risulti registrato il decreto di nomina da parte della Sezione di controllo della Corte dei Conti e cị con grande rischio ed inutile esposizione del predetto funzionario;
incredibilmente l'IRCAC vanta crediti per lire 423 miliardi circa dalle varie cooperative che non hanno onorato i loro impegni e tale cifra S il risultato delle 'tolleranze' accordate da chi per decenni ha fatto dell'IRCAC un formidabile strumento di potere;
molti finanziamenti sono stati elargiti a cooperative in cui, pare, ci siano amministratori che sono veri e propri prestanomi dei pi- noti capi o excapi di 'Cosa Nostra', il che evidenzierebbe una patologia che suona offesa a quanti non riescono ad accedere alle pubbliche provvidenze e a quanti sono alla disperata ricerca di un posto di lavoro;
nel tempo l'IRCAC si è trasformata in una vera riserva di privilegi: sarebbe sufficiente prendere in considerazione la 'straordinaria' liquidazione deliberata (di circa un miliardo e mezzo) seppur non liquidata e l'appannaggio dirigenziale (tra gli 8 e 9 milioni mensili).
Per sapere:
quali iniziative il Governo intenda assumere e quali controlli operare, anche attraverso l'intervento delle Autorità contabili e giudiziarie, atteso che non pare che in passato siano stati esperiti tutti i necessari controlli malgrado anche il Collegio sindacale fosse tecnicamente valido;
MILIO
Roma, 22 gennaio 1997