(L'Opinione di domani pubblicherà il seguente intervento di Marco Pannella, si prega di citare la fonte)
PANNELLA: PORTEREMO LE ARANCE A SCALFARO ED ALLA SUA CORTE.
INTANTO SPERIAMO CHE ALMENO TRE GIUDICI SCONFIGGANO LA CONGIURA E I CONGIURATI DI PIAZZA DEL QUIRINALE.
La Corte (costituzionale?) è nella Versaglia di Piazza del Quirinale. Il popolo S, sovrano, nella Parigi della Costituzione, delle 12 milioni di firme autenticate e convalidate dalla Corte di Cassazione, custodite nella Roma del Palazzaccio di Piazza Cavour.
Il terzo Stato non ha ancora piena coscienza della sua forza, del suo potere. La Corte, invece, nelle prossime ore, sta per armare il Golpe, la Controrivoluzione. Ma perché la congiura e i Congiurati abbiano successo, occorre che siano almeno in undici a votare, a partecipare alla decisione, essendo solo in tredici ad averne oggi diritto. Se le coscienze e l'ossequio alla legge non consentissero quindi a tre di loro di recarsi, di partecipare al voto, Costituzione, popolo, democrazia sarebbero salvi. Non più sequestrato, il voto referendario, conquistato con la Resistenza e la Costituzione, e negato dal regime partitocratico, esprimendosi fra poche settimane, direbbe che i 48 milioni di elettori sono con noi, non con i congiurati e con la loro fazione. Troppo tardi abbiamo compreso fino in fondo le necessità storiche che l'Italia sta vivendo. Altrimenti gi oggi sarebbe stato il popolo, direttamente, o il nostro Movimento, a costringere tutta la Corte a rientrare nella Parigi della legalità, del popol
o, del diritto a impedire letteralmente e materialmente la riunione dei congiurati, dei traditori: visto che l'amministrazione dello Stato fa per ora parte della loro fazione, contro la nazione, e contro le leggi.
Rischiando di apparire come contro figura del buon Bossi, cispadano, colgo l'occasione per annunciare che il Consiglio Generale del nostro Movimento riunitosi in questi giorni potrà fra anni esser ricordato come l'occasione di una svolta nella storia non tanto nostra, quanto del nostro paese. Siamo ormai intenti a organizzare e mobilitare la forza immensa della nonviolenza di massa e di quella, articolata, di un movimento dei diritti civili, politici, umani, economici che siamo. Siamo determinati ad organizzarci in movimento armato, delle armi più efficaci e dure, adeguate, necessarie, riempendo le sante barbare delle armi controviolente e nonviolente, addestrando e formando per la vittoria l'esercito partigiano per la vita del diritto e il diritto alla vita nella libertà.
Le congiure, le riunioni dei congiurati, non possono più essere tollerate. Le riunioni delle Istituzioni in frode e in violenza contro la Legge e le leggi devono esser denunciate, e materialmente impedite, e impedite nelle loro conseguenze volute. Dal prossimo anno, poiché per questi giorni siamo impreparati, colpevolmente impreparati, congiure, riunioni dei congiurati, devono essere anche materialmente impedite, se vietate dalle leggi scritte, anche se protette dall'amministrazione pubblica deviata e dai suoi servizi, dal popolo dei liberali e dei democratici. Dal nostro Consiglio Generale, io traggo una forza straordinaria, superiore a quella che ci ha permesso per decenni di operare e vivere nelle condizioni che sappiamo.
Noi ringraziamo Oscar Scalfaro e la sua Corte. Perdendo anche il senso del limite, hanno mancato di ogni prudenza. L'attacco alla Legge, l'usurpazione sono divenuti di una insopportabile, proterva cecità. Quando la Costituzione e il popolo in Italia saranno di nuovo sovrani, gli porteremo le arance.