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Segreteria Rinascimento - 11 febbraio 1997
PRESSIONI DI SCALFARO SULLA CONSULTA: NON AMMESSA DAL PRESIDENTE DEL SENATO L'INTERROGAZIONE DEL SENATORE PIETRO MILIO

Roma, 11 febbraio 1997

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, della Segreteria Nazionale del Movimento dei Club PannellaRiformatori:

"Il Quirinale tace, continua a tacere, ed un silenzio imbarazzato sembra ricoprire l'episodio denunciato dal quotidiano 'Il Tempo' delle pressioni del Quirinale sui giudici della Corte perché, venisse bocciato il referendum per la smilitarizzazione della Guardia di Finanza. Ora, il Presidente del Senato ha dichiarato irricevibile l'interrogazione che, su questo episodio, era stata presentata dal Sen. Pietro Milio. Dunque, a silenzio si aggiunge silenzio: un silenzio imposto, inquietante, che, a questo punto, diventa un indizio sempre pi- evidente della fondatezza delle nostre accuse contro Consulta e Quirinale.

Non è possibile che non esista nessuno chiamato a rispondere di fronte al Parlamento sulla denuncia circostanziata di un condizionamento e di una intromissione di Scalfaro nei giudizi di ammissibilità dei referendum, e dunque dell'usurpazione da parte del Presidente della Repubblica delle funzioni e delle prerogative riservate dalla Costituzione ai giudici costituzionali; non conosciamo al momento le ragioni 'regolamentari' addotte dal Presidente Mancino, ma, comunque, continuiamo a non comprendere come altrimenti che con una interrogazione al Governo si possa chiedere che sul fatto venga fatta, e pubblicamente, piena luce.

Al momento è comunque evidente che, se non si è provveduto da parte dei giudici costituzionali Zagrebelsky e Granata e del Presidente Scalfaro a procedere, in sede giudiziaria, contro il Prof. Baldassarre, e contro il quotidiano che ne ha pubblicato le indiscrezioni, la notizia non è affatto priva di fondamento.

Continueremo dunque a chiedere chiarezza, e, come è ovvio, anche nei confronti di Scalfaro, giustizia.

Noi, al gioco del silenzio, NON CI STIAMO".

 
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