Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, della Segreteria del Movimento dei Club PannellaRiformatori

"Il giudice Onida offre alla Corte Costituzionale una immagine che, come ormai anche la maggioranza degli Italiani potrebbe ricordargli, non corrisponde in alcun modo alla realtà. La Corte ha smarrito da tempo quel ruolo 'politico' in senso ampio del quale parla per assumerne uno 'politico in senso stretto' come dimostrano in modo plastico le decisioni sui referendum. Ci spieghi Onida come mai la mannaia (definizione de 'L'Unità') della Corte si sia abbattuta su tutti quei quesiti che avevano il consenso della pubblica opinione, di molti giuristi e commentatori, ma erano, al contrario, invise al Palazzo, ed in particolare alle fazioni dominanti. Ci spieghi perchè, il quesito sulla Guardia di Finanza, già approvato, all'ultimo momento non è stato ammesso; e se non ce lo sa spiegare lo chieda all'inquilino del Palazzo accanto che regalmente tace. Ci spieghi perchè, non noi, ma illustri ex presidenti della Corte stessa e noti giuristi negano l'origine squisitamente tecnica e di diritto delle decisioni assunte

, sottolineandone la politicità a tutto tondo. Professor Onida, la Corte Costituzionale non S, come lei dice, custode della Costituzione ma, al contrario, con la sua fattuale condotta ha contribuito a delegittimare il patto solenne tra gli Italiani, usurpando loro il fondamentale diritto ad uno dei due voti previsti dai Padri Costituenti.

Di questo, presto o tardi, qualcuno sarà chiamato a rispondere".