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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 20 febbraio 1997
REFERENDUM ED ELEZIONI AMMINISTRATIVE: CLUB PANNELLA REPLICA AL GOVERNO, E CHIEDE UN INCONTRO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ED AL MINISTRO DEGLI INTERNI:

"SI VOTI SUI REFERENDUM IL 27 APRILE: LE "AMMINISTRATIVE" NON POSSONO DIVENIRE ALIBI PER UNA ULTERIORE OPERAZIONE ANTIREFERENDARIA, E, SOSTANZIALMENTE, ANCHE ANTICOSTITUZIONALE"

Dichiarazione di Paolo Vigevano, SegretarioTesoriere del Movimento dei Club Pannella Riformatori:

Roma, 20 febbraio 1997.

< Non esistono ragioni per "isolare" le elezioni amministrative, che, da un punto di vista giuridico ed istituzionale, non possono essere presentate, se non abusivamente e surrettiziamente, come scadenze politiche di carattere "nazionale", e che riguarderanno comunque meno di 1/5 degli elettori italiani.

I referendum, che chiameranno 48 milioni di elettori ad esprimere un voto "legislativo" su 11 temi diversi, devono essere convocati in una data che consenta, ai promotori ed ai Comitati per il SI' e per il NO, la possibilità di informare il massimo numero di cittadini italiani.

Al Governo, ed al Presidente della Repubblica spetta, per legge, la responsabilità di garantire, non di ostacolare e boicottare la campagna elettorale sui referendum: dunque la data di convocazione non può essere come hanno anticipato alcuni giornali quella del 15 giugno: a scuole chiuse, Italia gi parzialmente in vacanza, e con un 1/5 dell'elettorato chiamato per la terza volta al voto nel giro di 40 giorni.

Nella giornata di oggi invieremo una richiesta di incontro al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ed al Ministro degli Interni. Proponiamo loro di convocare il voto referendario in coincidenza con il primo turno del voto amministrativo: dunque, per il 27 aprile. Questa soluzione, oltre al resto, risolverebbe la gran parte dei problemi "tecnici" che deriverebbero per alcune città italiane dalla separazione dei diversi turni elettorali.

Ci aspettiamo, nel giro di poche ore, una risposta: non vogliamo neppure pensare che il Governo possa, nelle prossime ore, senza neppure consultare i Promotori dei Referendum, porre il paese di fronte al "fatto compiuto".>>

 
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