Roma 4 marzo '97
Dichiarazione di Benedetto della Vedova, Segretario Nazionale dei Club Pannella Riformatori
Io non c'ero, o se c'ero dormivo sognando di non esserci. Questo sembra esser il motto di tutti coloro che oggi, dopo lo scandalo del finanziamento pubblico distribuito a pioggia a 44 partiti, si rammaricano per aver approvato questa legge obbrobriosa e ne chiedono una improbabile tempestiva modifica.
Il capogruppo di Forza Italia, ad esempio, finge di non sapere che era già tutto previsto, almeno da noi: questa legge sul finanziamento pubblico non solo tradiva il referendum e la volontà degli italiani, ma si apprestava a dare un colpo mortale alle speranze di riforma maggioritaria e antipartitocratica, attraverso una vera e propria istigazione alla proliferazione (ben remunerata) di partititi e partitini. Accusare oggi di malcostume o incoerenza chi ha utilizzato in piena legittimità una legge dello Stato approvata con una maggioranza bulgara, sa di ipocrisia e moralismo. O forse il capogruppo di Forza Italia non aveva nemmeno letto la Legge?
Per quel che ci riguarda, chiediamo agli italiani di darci la forza per promuovere subito un nuovo referendum contro questa legge della restaurazione partitocratica e proporzionalista oltreché dell'annulamento della volontà popolare.