PANNELLA AL NONO GIORNO.Roma, 23 marzo 1997 h. 10.30
Sono oltre 100 le persone scese in sciopero della fame in queste ultime ore, associandosi al digiuno che Pannella conduce da nove giorni, per richiedere al Governo di indire i referendum nel mese di maggio, e non il 15 giugno, come preannunciato.
Lo sciopero della fame, quindi, converge con l'obiettivo di due mozioni parlamentari, sottoscritte, alla Camera ed al Senato da un centinaio di senatori e di deputati, sulle quali è stato fatto naturalmente calare il silenzio dei massmedia malgrado appartengano all'intero arco parlamentare. Così come con l'appello di varie personalità, con primo firmatario Mario Segni.
I comitati promotori dei referendum hanno rivolto un appello ai direttori dei quotidiani e agli opinionisti, perché non continuino a ignorare e far ignorare uno scontro la cui posta è il divieto di voto per oltre due milioni di elettori in obbligato scaglionamento delle ferie, e l'esecuzione dell'ordine di far mancare il voto di oltre il 50% degli elettori, e la conseguente invalidazione degli 11 referendum dei riformatori e delle regioni