Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 18 aprile 1997
Da "L'Opinione" del 18 aprile 1997

QUEI DUE CHE HANNO DELUSO IL POPOLO REFERENDARIO

PANNELLA RIMPROVERA A FINI E BERLUSCONI DI AVER TRADITO LA PROPRIA BASE E DI ESSERSI VENDUTI AL REGIME DI D'ALEMA

Di Cristina Missiroli

Marco Pannella torna in campo. Con quattro giorni di riunione all'Ergife, o meglio di "Assemblea referendaria e liberale", per lanciare il referendum sul finanziamento pubblico ai partiti e scegliere le nuove battaglie. Pannella, la Bicamerale discute anche sull'istituto del referendum. Si pensa di alzare il numero delle firme o di rendere più complicato il ricorso ai referendum multipli. Stamattina Gianfranco Fini, beccato da Radio Radicale ad Arezzo, ha detto di essere favorevole all'aumento delle firme perché nell'ultimo periodo si è abusato dell'istituto referendario. Come se non bastasse ha difeso anche il finanziamento pubblico ai partiti.

Per lei è stata una sorpresa?

Ora escono allo scoperto. Non era affatto scontato che Fini dicesse esplicitamente queste cose, anche se il suo comportamento è sempre stato del tutto antireferendario. Ovviamente Fini fa queste affermazioni con una certa prudenza, perché sa bene che, al contrario, la sua base è fortemente referendaria.

Avete annunciato 35 nuovi referendum. Non avrà ragione Fini, non saranno troppi?

Abbiamo annunciato un menù di referendum. Ciò non significa che ne faremo 35.

A leggere i titoli sembra siate orientati di più verso una serie di quesiti economici.

Già l'ultima volta quelli economici erano la maggioranza: erano nove su venti, per noi è una tradizione, sono le nostre battaglie. E in verità, in questo momento, i punti di massimo scontro nel paese sono su questi argomenti: la liberazione del lavoro e del lavoratore. La nostra è una dichiarazione di guerra allo stato assistenziale all'italiana, al parastato sindacale. Noi vorremmo riproporre anche la maggioranza di quelli che ci sono stati rubati: quelli elettorali, quelli sul Csm. Non so se ripresenteremo i quesiti su aborto e droga, ma sicuramente riproporremo qualcosa sulla legge Merlin.

Su alcuni dei temi sui quali volete proporre referendum sta lavorando anche la commissione bicamerale per le riforme. Lei pensa che si arriverà a qualche risultato. Ad esempio, sulla giustizia?

Credo che la bozza Boato sia preziosa perché fa scoppiare le contraddizioni all'interno di tutti e due gli schieramenti. O forse è meglio dire all'interno di tutto il ceto dominante.

Nel merito, condivide la relazione di Boato?

Io la trovo eccessivamente compromissoria. Ritengo che certe battaglie storiche si vincono solo se destano sentimenti e risentimenti, certo, ma anche entusiasmi. Se sono cariche di alternative. Personalmente, sono per il sistema anglosassone americano: sono per l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, sono per il pubblico ministero o eletto o funzionario. Perché da liberale dico che, se il pm è funzionario e dipende da qualcuno, in casi estremi sono anche in grado di far dimettere quel qualcuno che è responsabile delle azioni del pm. Questa è una visione democratica. Gli altri hanno tutti una visione corporativista, da stato etico. Su questi argomenti noi sappiamo che possiamo convincere il 7080 per cento del Paese. E questa cosa, come la sappiamo noi, la sanno anche coloro che stanno al potere. Risultato: in Italia e vietato votare. Se non quando sono pronte le Tatarelle, le Mattarelle che altro non sono se non pura manipolazione della possibilità di scelta della gente.

La Bicamerale sta prendendo lo stesso corso di quelle delle legislature passate. Avremo nuove Tatarelle o un buco nell'acqua?

Questa volta c'è in campo tutto il parastato della sinistra, il parastato comunista. Faranno come ha fatto stanotte Bassanini che si è inventato un emendamento di 23 pagine e più di cento capoversi, e poi ha posto la fiducia. Faranno così: chiederanno la fiducia e in 24 ore approveranno quel che vogliono. Certamente, però, si tratta di parole scritte sulla sabbia. Ormai questo blocco di potere sembra fortissimo Tutto l'Ulivo più i nuovi cooptati: Fini e Berlusconi.

Fini e Berlusconi...

Sono cooptati dall'Ulivo che è la nuova partitocrazia. Ma loro sono solo cooptati.

Negli ultimi giorni Berlusconi ha ricevuto molti "no" a brutto muso da D'Alema...

Il fatto è che ha preso calci in faccia, ma ha preso anche sei o settemila miliardi. E uno pe quella cifra si piglia pure le pisciate.

Quali sono i rapporti tra lei e Berlusconi?

Inesistenti. Ho rapporti d'alleanza con i liberali, di lotta con i nonliberali. Ma, francamente, con chi non è ne liberale né antiliberale fa parte di quelli che difendono i propri interessi contro gli interessi generali. ..

Berlusconi verrà a questa quattro giorni di Assemblea referendaria e liberale?

No. Non credo che si ritenga invitato.

Voi l'avete invitato? No, assolutamente. Non ho invitato D'Alema né Berlusconi. Non ho invitato la coppia insomma. Nel senso che ritengo che non sia liberali ne referendari. Nessuno dei due.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail