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Partito Radicale Rinascimento - 22 aprile 1997
Da "La Repubblica" del 22 aprile 1997 - pag. 4
L'INTERVISTA

"IL GIUDIZIO SU DI NOI? SQUILIBRATO"

BONINO CONTESTA I PRIMI DATI DELLA COMMISSIONE SUL DEFICIT

Il commissario europeo reagisce duramente alla fuga di notizie: "Allarmismi fuori luogo"

di Elena Polidori

ROMA - "Mi secca, non sopporto e non trovo giusto che ci sia una fuga di notizie sull'Italia. Oltretutto, i dati della Commissione non mi convincono e i conti non tornano".

Mai vista Emma Bonino così arrabbiata. Il commissario europeo, pur non occupandosi direttamente di questioni che hanno a che fare con il bilancio pubblico, sembra aver preso davvero a cuore questa storia delle classifiche Ue secondo cui l'Italia - nonostante l'Eurotassa che i contribuenti pagano - non ha i numeri per entrare in Europa. Il che non sarebbe proprio faccenduola di secondo piano considerato che il governo punta tutto sull'unione monetaria, con Ciampi che considera l'euro la "sfida di una vita" e Prodi che è pronto a giocarsi il mandato in caso di insuccesso. "Ma io non ho grandi simpatie per questo governo: dunque, non sono qui a difenderlo. Questo però non vuol dire che le fughe di notizie mi piacciano".

Bonino da giorni cerca di smontare quelle che giudica "analisi puramente speculative", cifre che ancora non hanno - non avrebbero - nulla di ufficiale. E annuncia che domani, mercoledì, quando è prevista la discussione sui numeri della discordia, "ci sarà battaglia". Il commissario è a Roma, per parlare del bisogno di pane e democrazia dell'Albania, durante un convegno dell'Aspen. Al termine, c'è il tempo per una conversazione frettolosa che avviene sotto la pioggia, mentre s'avvia alla macchina che deve portarla all'aeroporto, destinazione, appunto, Bruxelles.

EsattAmente cosa c'è che non va nelle valutazioni della Commissione?

"Mi pare un documento squilibrato. Eurostat aveva già dato all'Italia un valore del 3% nel rapporto deficitpil. Poi c'è stata la manovrabis. Perché, allora, questo scostamento?".

Già perché?

"Ecco. Bisogna approfondire i motivi che hanno spinto i servizi tecnici della Commissione a dare queste valutazioni. E lo faremo appunto mercoledì, se il collega De Silguy ci darà il documento".

Che significa "se ci darà"? Vuol dire che finora siete rimasti all'oscuro di tutto?

"La commissione speciale di è tenuta giovedì, quanto io ero già in Italia. Il dibattito collegiale ci sarà mercoledì 23. S'è dunque verificata una fuga di notizie allarmante e pericolosa. E io davvero non sopporto, non trovo giusto che vengano fatte uscire stime, cifre, analisi da parte di chiunque, prima della discussione collegiale. E' un modo di intendere le regole della collegialità che non mi piace".

Solo un problema di metodo, allora?

"Mi si dice che il Fondo monetario prevede un rapporto deficitpil del 3,2 - 3,3% non solo per l'Italia ma anche per Francia e Germania. E non sono così cieca da non vedere che la Francia va alle elezioni anticipate per approvare una manovra di correzione e da non comprendere il senso della ricandidatura di Kohl. C'è bisogno di un approfondimento. I conti non tornano".

Come fa a dire che non tornano?

"Dai dati in mio possesso - poi De Silguy mi darà i suoi - non mi pare che sia giustificata una classifica di questo tipo. Ho quindi necessità di capire come stanno le cose".

Intende fare una mediazione?

"Non è nei miei compiti. Io voglio solo vedere se le cifre mi convincono".

Ma come esce fuori, secondo lei, questa graduatoria?

"Non lo so. Davvero non lo so. Torno a Bruxelles per capire di più". E Bonino fugge via: l'aereo l'aspetta. Domani, la resa dei conti.

 
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