Roma, 23 aprile 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Il prestigio che Emma Bonino e Mario Monti hanno per la prima volta assicurato ad una presenza d'origine italiana della Commissione, ha portato oggi ad un indubbio risultato di benevolenza della Commissione stessa nei confronti del nostro Paese. Mi felicito quindi con Emma Bonino e anche con Mario Monti. Ciò detto quando i principali responsabili dello sfacelo, delle speranze di rinnovamento in Italia, quando i massimi praticanti delle usurpazioni e delle menzogne cui balcanicamente l'Italia è sottoposta, si permettono di erigersi ad arroganti giudici 'dei ragionieri', da vecchio radicale, da vecchio militante federalista, mi pongo il problema di cosa sia meglio per l'Italia, per l'Europa, per la libertà e per la democrazia: se la difesa rigorosa e forte di principi e di regole approvate e ratificate da governi e parlamenti europei, o se corrive condiscendenze nei confronti di burocrazie partitocratiche nazionali che rischiano di metastatizzarsi ovunque nell'Unione europea".