IL DDL POTREBBE FAR SALTARE TRE QUESITI - CORSA CONTRO IL TEMPO PER EVITARE ALTRE CONSULTAZIONIIL "BASSANINI" TAGLIA I REFERENDUM
ROMA - Le iniziative per evitare i referendum in programma il 15 giugno imboccano il mese decisivo. Ieri la Camera ha dato il via libera al disegno di legge Bassanini sulla semplificazione amministrativa che incide su tre quesiti proposti dalle regioni; Camera e Senato stanno esaminando una serie di iniziative che toccano altre materie, si sta per arrivare a un testo "snello" di riforma per l'Ordine dei giornalisti (si veda articolo a parte), la legge 59/97 sul decentramento potrebbe consentire di intervenire sulla questione dei concorsi e del ministero delle Risorse agricole. Un quadro complesso, in cui spesso le scelte sono determinate dal fattore tempo e che potrebbe portare a soluzioni che l'Ufficio centrale per il referendum della Corte di cassazione potrebbe non ritenere sufficienti a evitare il voto. Resta il fatto che il Parlamento si sta muovendo per "sfrondare" la rosa dei quesiti. Segretari comunali e provinciali. Il Ddl Bassanini sulla semplificazione, cui manca il via libera del Senato, cancella
la figura del segretario tradizionale. Viene istituito, presso le Regioni, un Albo cui si accede dopo la frequenza di scuole di formazione in cui si entrerà per concorso. Fra gli iscritti all'Albo verranno prescelti da sindaci e presidenti di Provincia i segretari che non sono più funzionari statali. Vengono meno anche i loro pareri di legittimità sugli atti. Controlli statali sulle Regioni. Il Ddl sulla semplificazione limita la potestà di controllo al campo dei regolamenti. L'ambito viene così ristretto in modo drastico con l'abbattimento dell'80% del volume degli atti che dovranno essere sottoposti al controllo statale. Coreco. Il Ddl Bassanini abroga, infine, le norme oggetto del quesito referendario: restano i controlli su statuti, bilanci, rendiconti di gestione e regolamenti di competenza del Consiglio. Viene previsto che minoranze qualificate, in taluni casi, possano provocare l'intervento di controllo di difensore civico o Coreco ma che le delibere possano essere confermate con voto a maggioranza a
ssoluta dei componenti il Consiglio. Concorsi. La legge 59/97 sul decentramento ha abrogato le disposizioni sui concorsi unici nazionali che fino a ora sono stati banditi e gestiti direttamente a livello centrale. Ora la parola è alla Cassazione. Ministero delle Risorse agricole. Il margine di intervento è legato all'esercizio della delega in materia di riordino dei ministeri contenuta nella legge 59/97 sul decentramento. In materia non sono stati presentati altri progetti di legge su un tema che era già stato oggetto in passato di un referendum che aveva portato all'abrogazione del ministero dell'Agricoltura. Obiezione di coscienza. Il testo di riforma è stato approvato dal Senato e trasmesso alla Camera che lo ha posto, dopo la discussione generale in commissione, all'ordine del giorno dell'aula. »Questa scelta - spiega la relatrice Francesca Chiavacci (Sd) - dovrebbe consentire di ridurre il numero degli emendamenti ma i tempi sono stretti anche se la maggioranza è molto compatta . Resta il fatto che il t
esto viene incontro alle richieste del comitato promotore solo sul punto dell'eliminazione del filtro alle domande della commissione del ministero della Difesa e non per i termini di presentazione. Sullo sfondo c'è, poi, il problema di adeguare il testo alle indicazioni della Consulta in materia di obiettori totali. Da qui la possibilità che lo stesso Governo presenti alcuni emendamenti. Caccia. La Camera sta esaminando il testo varato dal Senato. »La commissione Agricoltura - spiega il presidente Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) - ha concluso l'esame nonostante gli emendamenti dei Verdi e di Forza Italia. Il testo dovrebbe tornare in commissione in sede deliberante . Le perplessità sono molte: il testo abroga le norme sull'accesso ai fondi dei cacciatori ma poi reintroduce questa possibilità cambiandone la natura giuridica senza prevedere cautele a tutela della proprietà. Incarichi extragiudiziari dei magistrati. La commissione Giustizia del Senato ha varato un testo che ora è all'esame dell'aula e che intro
duce un divieto generale agli incarichi giudiziari per magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Restano poche eccezioni collegate allo svolgimento di attività presso organi istituzionali. Carriere dei magistrati. Il progetto di legge di riforma all'esame della commissione Giustizia del Senato introduce il principio della valutazione a cadenza quadriennale del magistrato. Restano molte perplessità sul fatto che, una volta approvato, sia considerato realmente innovativo dall'Ufficio della Cassazione. Golden share. Il problema dei poteri del Tesoro in caso di privatizzazioni non scalda gli animi: fino a ora non risultano essere stati presentati progetti di legge per superare il referendum. Questi ultimi tentativi non "conquistano", però, i promotori. »Siamo convinti - spiega Rita Bernardini, membro del Comitato promotore dei referendum riformatori - che i nostri referendum si svolgeranno tutti. Le leggi non si muovono nella direzione che abbiamo indicato e la Cassazione non le riterrà sufficienti . I Ri
formatori, intanto, preparano una nuova offensiva: oggi depositeranno alla cassazione 21 quesiti referendari. Si va da temi già "sperimentati" a questioni del tutto nuove come l'abolizione delle pensioni di anzianità e dell'Ordine dei farmacisti e la liberalizzazione dei contratti parttime.
Jean Marie Del Bo