BONINO: CHIUDERE QUESTA STORIA AL PIU PRESTO
BRUXELLES (a. bo.) "Mah...", dice Emma Bonino. E poi ancora: "Mah...questa storia vorrei che si chiudesse al più presto". Le stesse reazioni di perplessità, se non proprio di costernazione, si respirano un po' dovunque in Commissione dopo la nuova sortita del presidente Scalfaro che è tornato a contestare le previsioni economiche dell'esecutivo comunitario, definendo il collegio dei commissari "alcune persone a Bruxelles, nessuno mi chieda di chiamarle autorità". "Io sono un umile funzionario e non oso certo entrare in polemica con un presidente della Repubblica", risponde, forse con ironia, il portavoce del presidente Santer, Klaus van der Pas. E aggiunge: "Vorrei ricordare che, come abbiamo ripetutamente spiegato, le nostre sono solo previsioni economiche e non pregiudicano in alcun modo la scelta di chi farà parte dell'unione monetaria. E' che l'Italia, per quanto ci riguarda, ha tutte le possibilità di partecipare alla moneta unica". Insomma, a Bruxelles la consegna è quella del silenzio. La strategia è
di non raccogliere le provocazioni che vengono dal Quirinale, anche perchè ai più sfugge il senso delle accuse di Scalfaro: "Ma come si può contestare le nostre previsioni contrapponendole a quelle del Fondo Monetario si chiede un funzionario se in realtà le cifre che vengono da Washington prevedono per l'Italia un deficit comunque superiore a quello da noi indicato nel '97 e nel '98?".
Ancora maggiore sorpresa suscita a Bruxelles quella che viene percepita come una sproporzione incomprensibile tra l'autorità di un presidente della Repubblica e la banalità di cifre "che comunque non pregiudicano in nessun modo la posizione italiana".
Ci Sl stupisce, insomma, che una cosl alta autorit voglia occuparsi di questioni contabili, per di pi senza una esatta co,gnizione di causa.
,~ l2A
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