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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 3 maggio 1997
Da "IL COSRRIERE DELLA SERA" del 3 maggio 1997, pag. 9

PANNELLA: OSCAR? UN INDEMONIATO DEL POTERE

Di Gianna Fregonara

ROMA - "Non c'è da discutere. Continuare a dire che Scalfaro ha sbagliato sarebbe un modo inutile di onorarlo ancora della nostra attenzione. Il problema è un altro: Parlamento, governo e partiti subiscono questa situazione assolutamente anticostituzionale, magari per fare altrettanto anch'essi". Non chiedete a Marco Pannella di commentare il discorso del Primo maggio del Presidente della Repubblica. Il leader referendario può invece parlarvi del "caso Scalfaro", perchè "non è più una questione politica. Sarebbe meglio fare un'analisi della psicologia del capo dello Stato". Perchè? "Perchè Scalfaro ha bisogno più dell'esorcista che dell'oppositore". Prego? "Si, è banale: si è indemoniato del potere. E' vittima della tentazione di carpire il potere invece di vigilarne i comportamenti". Ma non fu proprio lei, Pannella, il grande elettore di Scalfaro? "Ma ormai è cosa vecchia. Scalfaro dice ora: "io sto svolgendo il mio compito". Ma ha smesso ormai di "compitare" il dovuto, dunque sono venute meno le ragioni pe

r cui lo abbiamo scelto e fatto eleggere. Mi sembra lo si veda anche dai suo volto dove non c'è più un'oncia di serenità e distacco: emergono tratti feroci, duri, accaniti". Lei contesta i modi. E i contenuti? "Ha fatto fare una brutta figura a noi tutti. Per fortuna i due commissari europei Mario Monil ed Emma Bonino hanno i nervi saldi. Scalfaro parla di Europa, ma mi sembra che lo faccia come un tic di vecchio zio che non sa più bene di cosa parli. Proprio lui che del garbo ha fatto la sua bandiera ora cade in sgarbatezze e arroganze da piccolo borghese. Comunque lo ripeto: lo scandalo non è Scalfaro". E chi invece? "Questa classe dominante è estranea allo Stato di diritto e opera sempre nell'ottica dell'emergenza e delle convenienze dl fazione. Altrimenti avrebbe già proceduto mettendo sotto accusa il capo dello Stato per attentato e tradimento della Costituzione. Inoltre non dimentichiamo che sul piano tecnico il governo è "responsabile" di tutti le azioni politiche di Scalfaro". E dunque anche degli at

tacchi al consiglio europeo? "Sì, anche se è escluso che il Parlamento gliene chieda conto. Come quando Scalfaro pretese cose trogloditiche sull'occupazione e i1 governo accettò di essere convocato al Quirinale come se fosse un consiglio parrocchiale dal prevosto. E' una questione più generale, di cultura. Basta vedere come operano i giudici della Corte costituzionale". Che le boccia regolarmente la metà dei referendum. "Che impone l'anticostituzionalità, e riesce a farlo come se fosse un surrogato dei carri armati golpisti. La Corte non ha permesso al popolo di votare su dodici dei nostri referendum perchè sarebbero stati accolti con maggioranze fino all'80 per cento". Dopo quelli di giugno sono in arrivo altri 48 referendum? "Si, 45 per ora. Ma sono soltanto una lista dalla quale occorre sceglierne alcuni. Ma questa volta siamo prontissimi a non farli". Come? "O tutti coloro che dicono di essere vitl3mente interessati ai temi del lavoro, del mercato, dell'impresa, delle pensioni e della sanità li fanno uff

icialmente e lealmente propri...". E' un appello alla Confindustria perchè sostenga una parte dei referendum? "... O io mi rifiuto di caricare una battaglia di civiltà unicamente sulle spalle dei nostri militanti. Non solo la Confindustria e il mondo degli imprenditori vedrebbero finalmente iscritti all'ordine del giorno i loro obiettivi tradizionali, ma Prodi, Ciampi e il D'Alema del congresso potrebbero trarne vantaggio se le loro dichiarazioni sono serie". Perchè? "Non c'è più un tempo indeterminato per fare le riforme. Ma non possiamo ritardare. Entro 1'8 maggio deve partire la campagna referendaria".

 
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