CONFINDUSTRIA: OK A PANNELLA MA E' MEGLIO LA VIA LEGISLATIVA

ROMA La Confindustria condivide le finalità delle iniziative referendarie dei Club PannellaRiformatori. Ma ribadisce che quella parlamentare e legislativa resta la via maestra per realizzare il risanamento della finanza pubblica e le riforme liberatizzatrice. Per questo gli industriali hanno deciso di non appoggiare direttamente le iniziative già intraprese o future di Marco Pannella e dei suoi amici. Peraltro il Consiglio direttivo di Confindustria, nella convinzione che "per accelerare le decisioni ogni iniziativa liberalizzatrice è opportuna", ha deciso ieri di costituire un'apposita commissione che, nelle forme che verranno ritenute più opportune, assicuri la massima informazione sull'iniziativa referendaria presso il sistema associativo. Questa commissione avrà il compito di approfondire i contenuti dell'iniziativa. Ben altro esito forse si aspettava Pannella, che aveva sollecitato l'interesse e l'esplicito appoggio della Confindustria ai referendum su Sanità, previdenza, mercato del lavoro. Forse ri

cordava quanto accadde nel dicembre del 1991, quando tutto il consiglio direttivo di Confindustria firmò la richiesta di referendum sul sistema elettorale presentato da Mario Segni e Massimo Severo Giannini. Ma i tempi e le persone cambiano. La Confindustria ha però auspicato che "la campagna referendaria sia utile per mettere al centro del dibattito politico l'urgenza della liberalizzazione dell'economia per partecipare da protagonisti all'Unione monetaria europea".