L'ASSOCIAZIONE FA MARCIA INDIETRORIAPRIRE LE CASE CHIUSE? RAFFICHE DI NO ALLE CASALINGHE
ROMA Finora ne aveva parlato solo qualche politico. Ma l'ipotesi di riaprire le »case di tolleranza non ha mai incontrato il consenso della società civile e delle donne. Così ora, gettato il sasso nello stagno, la Federcasalinghe si ribella a chi pensa che l'organizzazione voglia riproporre la prostituzione regolamentata. »Non era certo questo l'argomento del nostro congresso , si lamenta la presidentessa, Federica Rossi Gasparrini. »Ne abbiamo parlato continua ma soltanto in relazione alla salvaguardia della donna contro lo sfruttamento. A noi interessa soprattutto difendere la famiglia .
Ma, vere o false che fossero, le notizie uscite dall'ottavo congresso della Federcasalinghe hanno riacceso le polemiche sulle case chiuse. Riaprirle, per il ministro della Sanità Rosy Bindi, »servirebbe solo a ghettizzare un problema così grave come quello della prostituzione . E ha aggiunto: »Sarebbe assurdo che una proposta del genere venisse proprio da un'associazione di madri di famiglia . Più decisa la reazione di Maria Ida Germontani (An): »Un fenomeno grave e diffuso come la prostituzione, che flagella le nostre città, non si risolve con trovate pubblicitarie.
Contrarie alla riapertura delle case di tolleranza sono anche le dirette interessate. Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute, ricorda che »non è compito dello Stato legalizzare l'amore a pagamento . »Chi si vende per strada lo fa per fame e miseria , aggiunge. »Bisogna piuttosto pensare a una legge che tuteli le immigrate, spesso vittime della violenza dei clienti e degli sfruttatori .
Non sono mancati i sondaggi: secondo quello di Datamedia, 80 italiani su cento sono per la riapertura delle case chiuse.