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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 15 maggio 1997
Da "Il Corriere della Sera" del 15 maggio 1997 - pag. 6

REFERENDUM: PANNELLA CHIEDE L'INTERVENTO DI FOSSA

Di R.Zuc.

ROMA - Abolizione immediata delle pensioni di anzianità e delle liste di collocamento. Possibilità di optare per sistemi diversi da quello sanitario nazionale, licenziamenti più facili. E molte altre proposte da sottoporre agli elettori. Ne ha viste tante di battaglie il quartier generale dei pannelliani in Via di Torre Argentina. Ma questa volta, promettono tutti, leader e militanti, la "macchina da guerra" fatta di tavoli e tavolini piazzati in tutta Italia a caccia di firme, partirà soltanto se un "altro" darà via libera. L' "altro" è nientemeno che la Confindustria. Ragionamento "al contrario" che , assicura Pannella, sarà decisivo. I referendari hanno già consegnato 43 nuovi quesiti, vero e proprio record. Ma, almeno per quanto riguarda quelli a carattere economico, non sono affatto disposto a farli decollare senza il consenso dei diretti interessati, cioè degli industriali. Il giorno "x" è il 19 maggio, data ultima indicata dai referendari per far partire la raccolta di firme se si vuole andare alle ur

ne entro la primavera del prossimo anno. Per farlo sapere, il Comitato promotore ha comprato intere pagine di pubblicità sui giornali, ma soprattutto ha aperto un confronto serrato con la Confindustria. Che suona più o meno così: noi offriamo la nostra esperienza e il nostro intuito politico nel proporre i referendum, ma voi "vi" dovete aiutare. Perché se è "vostro" interesse eliminare alcune fra le leggi che vengono considerate illiberali, dovete dare un forte segnale. Primo risultato ottenuto: un manifesto a favore dei referendum, sostenuto ormai da decine fra intellettuali e imprenditori. Le firme vanno da Renato Brunetta a Gaetano Pecorella, da Roberto Toniatti a Ferdinando Adornato a Mario Baldassarri. Nel manifesto si legge: "Occorre che l'iniziativa referendaria sia assicurata e che costituisca una evento tale da suscitare un confronto, coinvolgere la consapevolezza e le scelte di tutti, incardinarsi nell'agenda politica nazionale". Ed è proprio ciò che attende con ansia il comitato promotore. Finora

c'è il "no" della Confindustria sulla liberalizzazione dei contratti parttime, del lavoro a tempo determinato e del lavoro a domicilio, nonché sull'abolizione delle pensioni di anzianità e del sostituto d'imposta, oltre ai referendum sui sindacati. E' arrivato invece, sempre dagli industriali, il consenso alla battaglia per l'abolizione del monopolio del collocamento e della reintegrazione dei licenziamenti individuali, per la liberalizzazione del lavoro interizionale, contro l'obbligo di assicurazione all'Inail e per l'abolizione del servizio sanitario nazionale. Ma anche questi "sì" non bastano al Comitato promotore per far scattare automaticamente la raccolta di firme. Avverte il segretario nazionale dei Club Pannella, Benedetto Della Vedova: "In assenza di questo coinvolgimento i referendum economici non partiranno". Il tempo, tuttavia, stringe: mancano soltanto quattro giorni al 19 maggio, la data indicata come ultimo termine utile. Intanto si avvicina l'ora del giudizio per gli undici referendum approv

ati dalla Corte Costituzionale: si andrà a votare il prossimo 15 giugno. E già Marco Pannella protesta contro la commissione di vigilanza della Rai: "Alla fine solo un milione e mezzo di italiani avrà l'occasione di conoscere i referendum per appena 26 minuti televisivi".

 
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