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Segreteria Rinascimento - 16 maggio 1997
Da "IL CORRERE DELLA SERA" del 16 maggio 1997, pag. 3

PANNELLA: QUESTO "REGIME" STA SABOTANDO I REFERENDUM

Il leader riformatore accusa: l'intento è fare leggi che impediscano di andare alle urne. E aspetta la risposta di Confindustria su altri 43 nuovi quesiti

ROMA Parola d'ordine: "Far sentire la propria voce contro il sabotaggio del regime". Dopo lo sciopero della fame, dopo aver tentato in tutti i modi di spostare la data dei referendum dal 15 giugno a una domenica un po' meno vacanziera, Marco Pannella torna all'attacco e apre la campagna elettorale con una nuova denuncia. Celebre l'accusa di "alto tradimento" rivolta alla Corte Costituzionale che bocciò la maggior parte dei 18 quesiti referendari presentati dai suoi Club. Ora è la volta del "regime" nel suo insieme. Pannella, nella sala stampa di Montecitorio, non alza la voce, ma dice parole altrettanto dure: "Si sta attuando un sabotaggio peggiore di quello che fu dei comunisti, dei fascisti e dei nazisti". Prima aveva fatto leggere al senatore Pietro Milio un appello. Sono bastate le prime righe per capire tutto: "Oggi, giovedì 15 maggio, si dovrebbe aprire formalmente la campagna referendaria. In realtà non è così: la campagna e i referendum, di fatto, non esistono". Perchè "l'intento è quello di tenere

nell'ignoranza tutti i cittadini e di impapocchiare in Parlamento leggi contro la prova delle urne". I referendum per i quali si va a votare il 15 giugno sono undici. Cinque proposti dalle Regioni, sei dai C1ub Pannella. Questi ultimi riguardano: la golden share (abolire i poteri speciali del ministero del Tesoro sulle imprese privatizzate), l'ordine dei giornalisti (abolirlo e liberalizzare l'accesso alla professione), gli incarichi extra giudiziari dei magistrati le carriere dei magistrati (abolire le norme di progressione automatica della carriera), la caccia (impedire ai cacciatori l'accesso ai fondi agricoli), l'obiezione di coscienza (affermare il diritto soggettivo dell'obiezione al servizio militare). Ma secondo i riformatori sono tutti a rischio. Per due motivi. Prima di tutto per la "scarsa informazione" che viene data agli elettori. Per Milio "non solo non si è assicurato un minimo di conoscenza dei temi referendari negli scorsi mesi, ma anche sull'esistenza stessa dell'appuntamento elettorale". I

noltre, denuncia Pannella "contravvenendo alle leggi vigenti, si sta riducendo il periodo di 30 giorni previsto per la propaganda televisiva, dal momento che fino ad oggi la commissione di vigilanza non ha ancora avviato la regolamentazione degli spazi concessi". E anche quando sarà avviata si tratterà di una campagna più che dimezzata: "Alla fine calcola Pannella verranno a conoscenza dei referendum solo un milione e 800 mila cittadini per circa mezz'ora di ascolto televisivo". E poi, incalza il leader referendario "è mai possibile che in tutti questi mesi non ci sia stato un Porta a Porta o un Pinocchio che abbia ricordato, magari solo con un accenno, la prova del 15 giugno?". Ma c'è un'altra spada di Damocle che pesa sui referendum: la possibilità che il Parlamento vari leggi sulle diverse materie interessate. Eventualità che è ancora aperta per quasi tutti i sei quesiti pannelliani: "Certo protestano riformatori sarebbe un assurdo, anche perchè a questo punto arriverebbero ad annullare le prove dopo

aver già stampato le schede elettorali. Ma il regime è capace di questo e altro". Pannella fa solo un accenno agli altri cinque referendum, quelli proposti dalle Regioni, facendo capire che dovrebbero essere queste ultime a mobilitarsi. Tutti quesiti che riguardano, in forme diverse, il decentramento: controllo dello Stato sulle Regioni, segretari comunali, controlli del Coreco, concorsi e assunzioni abolizione del ministero delle Risorse agricole. Ma la nuova ondata della battaglia referendaria è solo all'inizio: il 19 maggio Pannella deciderà per quali dei 43 nuovi quesiti già presentati partirà la raccolta delle firme. Per molti di questi referendum si aspetta ancora la parola definitiva della Confindlstria che dovrebbe sostenerli.

 
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