TARADASH: GAD POCO CORAGGIOSO, SI E PIEGATO AL LEADER PDS
ROMA Marco Taradash, ex presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai e ora commissario in quota Forza Italia, non nutre l'ombra di un dubbio: "Le cose sono andate come ha detto il professor Giovanni Sartori, ne sono sicurissimo". E perchè? "Per la più semplice delle considerazioni. Sartori non ha alcun vantaggio politico da ricavare da una polemica del genere, perciò non vedo perchè dovrebbe alimentarla". Sartori sostiene che sul suo nome ci sarebbe stato un veto di D'Alema. "Tutto fa pensare a qualcosa del genere. E poichè trasmissioni come "Pinocchio" sono realizzate quasi esclusivamente per promuovere l'immagine di un presunto leader, in questo caso il presidente della Bicamerale, a questo punto varrebbe la pena lasciare Gad Lerner e Massimo D'Alema da soli davanti alle telecamere della Rai invece che farli circondare da latri comprimari. Così ai cittadini pagano costi inutili, e basta". Ce lo vede davvero un D'Alema a chiedere l'esclusione di Sartori dalla "scaletta" di una diretta televisiva? "C
e lo vedo benissimo, vista la grande spregiudicatezza che il segretario del Pds dimostra nei confronti della stampa. Al suo confronto Berlusconi è diventato un socialdemocratico". E ce lo vede un Lerner che subisce la richiesta dare da di D'Alema? "Penso che il costo alla rinuncia a una trasmissione con D'Alema possa far "riflettere" anche un professionista intelligente e corretto come Lerner. In fondo non siamo di fronte a un "Gad Cuor di leone", mi pare. Un giornalista che viene dal "Manifesto", lavora e collabora da anni con la Rai sia più che abituato a fare i conti con la realtà". Lerner afferma il contrario, dice che è stato Sartori a capire male, che l'invito a Panebianco non c'era stato e si assume la responsabilità personale della scelta giornalistica di cassare l'invito. "Io non ci credo. Posso anzi immaginare un possibile veto preventivo anche nei confronti di Panebianco. Lui e Sartori sono due commentatori che non hanno l'abitudine di lustrare gli stivali a D'Alema".