Roma, 22 maggio 1997
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova e David Carretta, del Comitato promotore del referendum sull'Ordine dei giornalisti:
"Ora basta, davvero.
In Parlamento non esiste alcuna 'ampia maggioranza' su alcun testo di riforma dell'Ordine e della professione giornalistica. Il tentativo del Senatore Passigli di approvare in extremis una leggina antireferendum è naufragato. Poco importa, a questo punto, se le motivazioni che hanno spinto FI e CDU a bocciare la sede deliberante siano state quelle di ritenere 'indispensabile' l'Ordine dei Giornalisti che invece il DDL Passigli formalmente aboliva. Anzi, risulta ancor più evidente la contrapposizione netta tra chi vuole l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti e di molti altri ordini corporativi ed antimercato e chi ne vuole 'la riforma'.
A questo punto non resta che affidarsi alla Costituzione, al popolo sovrano e al referendum. Decidano i cittadini, chiamati da ben settecentomila elettori ad esprimersi su questa riforma, per la libertà di stampa e la liberalizzazione dell'accesso alla professione.
Ci spiace che l'ex Partito Liberale di massa non perda occasione per dimostrarsi più sensibile al richiamo degli interessi costituiti piuttosto che alla sensibilità autenticamente liberale della maggioranza dei propri elettori, ma ringraziamo comunque La Loggia per aver impedito questa ennesima violazione dei diritti elettorali/referendari di milioni di italiani".