Roma, 23 maggio 1997
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova e David Carretta, Comitato promotore referendum "Golden Share".
L'esigenza di arrivare ad una liberalizzazione dell'economia e dei mercati è urgente e vitale per l'economia italiana. La direzione nella quale si muove l'attuale Governo, però, è quella opposta, cioè quella del rafforzamento della presenza e del controllo pubblico dell'economia. Questo è reso evidente dalle più recenti nomine alla guida di aziende pubbliche, dal ritardo nelle privatizzazioni e, soprattutto, dalla aggressività finanziaria ed industriale che contraddistingue la più recente gestione dei colossi pubblici, a partire da ENI, ENEL e STETTELECOM.
In questo quadro quelle di Fossa sulla necessità di "liberalizzazioni" e di "privatizzazioni senza furbizie", rischiano di essere solo urla alla luna.
Il quindici giugno anche se fino ad ora condannato con gli altri alla clandestinità si terrà un referendum per abolire la Golden Share all'italiana, un orrendo meccanismo per far conservare al Governo e ai partiti poteri di veto, di nomina e quindi di gestione delle aziende "cedute" ai privati..
Fossa, la Confindustria, i liberisti di ogni ordine e grado lo sanno? Se si, non potrebbe essere utile per tutti trasformare quell'appuntamento in una grande occasione per coinvolgere il paese nella decisione, da prendere e al più presto, di avviare una vera e grande stagione di liberalizzazione, contro lo strapotere statalista e partitocratico?