Bruxelles, 26 maggio 1997
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista PannellaRiformatori:
"Lamberto Dini ha effettuato in questi giorni una vera e propria offensiva diplomatica per spiegare che se al prossimo Consiglio europeo di Amsterdam, dove dovrebbe concludersi il negoziato iniziato a Torino nel marzo 1996 sulla revisione del Trattato di Maastricht, non si registrano progressi sostanziali che riequilibrino "politicamente" l'unificazione monetaria (Politica estera comune, adeguamento delle istituzioni e delle procedure decisionali, maggiori poteri al PE) si dovrebbe continuare a negoziare, anche a costo di rinviare di qualche mese la conclusione dei lavori.
La posizione di Dini, forse un po' tardiva, e' assolutamente ragionevole e il PE, che si pronuncera' in merito giovedi', dovrebbe farla propria, anche perche' le proposte attualmente sul tavolo, al di la dei contenuti formali sono assolutamente inaccettabili per il PE.
Il governo sostenendo la posizione di Dini deve paventare per una volta il "veto" italiano ad un accordo sul minimo comune denominatore determinato dai veti incrociati degli altri paesi membri su questo o quell'aspetto del negoziato.
Ma Prodi e' sulla stessa lunghezza d'onda del suo ministro degli esteri ?
A me sembra di no, viste le sue ultime dichiarazioni che sembrano condividere l'apparente unanime volonta' del Vertice di Nordwijk di chiudere tutti i giochi ad Amsterdam.
L'eccessiva prudenza di Prodi e' in questo caso totalmente fuori luogo. Questa e' l'ultima occasione di modifica dei Trattati prima della moneta unica e l'allargamento.
Perderla sarebbe negativo, imprudente e irresponsabile, e ancor piu' negativo, imprudente e irresponsabile sarebbe avere, in quest'ultima fase cruciale, due posizioni italiane contraddittorie".