RAI: LE TRIBUNE ELETTORALI NON SARANNO PIU' IN DIRETTA
Dopo la provocazione di Pannella
Roma. Le Tribune politiche in vista dei referendum dei 15 giugno non potranno più essere trasmesse in diretta ma dovranno essere registrate per evitare incidenti di percorso e per garantire a tutti i soggetti parità anche dal punto di vista della comunicazione. Lo ha deciso l'ufficio d i presidenza della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai che ha esaminato questa mattina una richiesta presentata
dalla Rai che ha esaminato questa mattina una richiesta presentata dalla Rai di ulteriori approfondimenti e indicazioni da parte della commissione dopo l'episodio dell'altra sera quando è stata a annullata la Tribuna televisiva sui referendum in cui erano protagonisti Marco Pannella e il presidente dell'ordine dei giornalisti Mario Petrina perchè Pannella si era presentato travestito da fantasma. "Abbiamo deciso senza opposizione da parte di nessuno ha spiegato il presidente della Commissione Francesco Storace che per evitare incidenti di questo tipo d'ora in avanti le trasmissioni saranno registrate. La Commissione ha inoltre ravvisato l'esigenza di garantire a tutti i soggetti parità di condizioni anche dal punto di vista della comunicazione televisiva perchè i telespettatori hanno il diritto di avere messaggi chiari dai protagonisti, devono essere messi nella condizione di poter conoscere le varie posizioni per poter decidere. La Rai ha chiesto dopo l'episodio di ieri sera come si sarebbe dovuta compor
tare nel caso in mi si fossero ripetuti incidenti di quel tipo e dopo una riflessione comune è stato deciso di abolire la diretta. C'era stata una ipotesi del vicepresidente della Commissione, l'on. Paissan, ha aggiunto Storace di superare questo rischio di incidenti attraverso trasmissioni autogestite". Ma questo avrebbe comportato un cambiamento rispetto alle direttive emanate dalla stessa commissione. La quale in accordo con il direttore delle Tribune Angela Buttiglione ha affidato alla autonomia del direttore di garantire parita' di condizioni a tutti i soggetti alla luce delle modifiche apportate oggi al regolamento.