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Segreteria Rinascimento - 4 giugno 1997
Da "IL MEDITERRANEO" del 4 giugno 1997, pag. 9

CARO MILIO, FAI IL GIOCO DI ORLANDO

Forza Italia: presentazione prematura. An: chi si propone da solo è temerario

Cautela fra i partiti del Polo sulla candidatura del senatore dei riformisti

Di Roberto Ruvolo

Non ci crede nessuno. Neppure un "cent" i leader siciliani del Polo delle Libertà nella roulette delle candidature che vede in un nuovo numero, né rosso né nero, il volto sorridente del senatore dei Riformisti. Piero Milio. L'azzardo è implicito nel gioco, ma nessuno intende scommettere nel successo elettorale del parlamentare che l'altro ieri sera, a sorpresa, ha deciso di contendere a Leoluca orlando ed a Stefano De Luca, la poltrona di sindaco di Palermo. La notizia "sparata" dalle colonne del nostro giornale ha colto tutti un po' di sorpresa. Il coordinatore regionale di forza Italia, l'onorevole Gianfranco Miccichè, è a Roma. I numeri dei telefonini scovati dal cronista risultano inutili. Cellulari spenti. Nel tardo pomeriggio un laconico comunicato di trerighetre. E' spedito, via fax, dalla Capitale, da Palazzo Madama, da portavoce del segretario regionale, Aldo Sarullo. "In attesa della nuova legge elettorale - si legge - è prematura qualsiasi candidatura. Se, infatti, dovesse essere approvato l'auspi

cato turno unico, le candidature faidate, sarebbero solo idonee ad aiutare Leoluca Orlando". Spiegazione: "Caro Milio fai il gioco di Orlando". Una solenne bocciatura per il senatore e penalista che si è presentato ai palermitani come "L'anti Mccichè", giocando d'anticipo, spiazzando chi ancora aspetta "L'anti Orlando". Piero Milio ha esposto il suo programma dichiarando di voler scendere in campo "contro le logiche di potere ed al servizio dei cittadini". Buone intenzioni, certo, ma non sufficienti per ottenere la fiducia dei segretari dei partiti di CentroDestra. Anzi, con un certo sarcasmo, viene accolta la scelta di Piero Milio dal segretario regionale di Alleanza nazionale, Guido Lo Porto, fortunatamente rintracciato a Palermo. "Auguri - esclama, rivolgendosi al neo candidato sindaco. E' un coraggioso, un temerario. La competizione elettorale - continua l'onorevole Lo Porto - è molto importante. Chi si presenta da solo ai confini della realtà. Fa il gioco di Orlando. E' carne da macello. Stesso giudizio

per Stefano de Luca. Bisogna aspettare - prosegue Guido Lo Porto. Il Polo non ha ancora scelto un suo candidato ma sarà sicuramente un vincente". Stessa opinione è espressa, sempre da Roma e sempre tramite un telefonino, disturbato dalle interferenze, da Salvatore Cardinale, vice segretario nazionale del Ccd e segretario regionale del partito in Sicilia. "Non è possibile che ci possa essere un outsider che senza un rapporto organico con le forze del Polo possa battere la candidatura di Orlando. L'attuale sindaco di Palermo è un candidato temibile ed intelligente - spiega l'onorevole Cardinale. Bisogna aggregare anche le forze moderate che non hanno ancora scelto e che stanno al confine tra il Centro Destra ed IL Centro Sinistra. La candidatura del senatore Milio, dell'eurodeputato Stefano De Luca sono soltanto il disturbo. Occorre, invece, un candidato che sia espressione della politica del Polo allargata a tutte le forze di Centro". Il segretario regionale del Ccd così conclude." Bisogna preparare un prog

ramma che sia all'altezza delle aspettative degli elettori palermitani, che possa proporre un candidato vincente". Stessa linea di pensiero viene manifestata dal segretario regionale del Cdu, Nuccio Cusumano che non plaude alla scelta del senatore Piero Milio di correre col pettorale dell'indipendente". Il nostro candidato deve avere una forte identità personale che possa controbattere e confrontarsi, ad armi pari, con Leoluca Orlando. Tutto il resto è aria fritta - commenta. Con tutto il rispetto che ho per l'onorevole Stefano De Luca e per il senatore Piero Milio per il loro impegno in politica, una candidatura a sindaco di Palermo non può essere frutto di legittime ambizioni personali senza necessario, direi fondamentale, respiro politico".

Insomma, nessuno, fino ad oggi, ha la credibilità sufficiente per presentarsi agli elettori come protagonista del sindaco che ha riaperto, seppure in parte e dopo ventitrè anni, il terzo teatro d'Europa. Il Polo delle Libertà sta ancora decidendo, valutando. Il rischio di trovarsi impreparato all'appuntamento del 21 novembre è forte. Le elezioni per scegliere il nuovo sindaco di Palermo sono una scommessa troppo importante per lasciarla del tutto in mano alla sorte. "Il Polo delle Libertà è lento a decidere, ma arriva sempre al traguardo assicura, per convinzione, il segretario regionale del Cdu Nuccio Cusumano. Il Polo ha la usa filosofia nel decidere su un vero candidato da proporre agli elettori che pretendono il cambiamento, il rinnovamento vero, senza apparenze. Noi stiamo lavorando in questa direzione. Stiamo lavorando bene".

 
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