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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 4 giugno 1997
Da "IL GIORNALE DI SICILIA" del 4 giugno 1997, pag.21

IL SENATORE MILIO SI CANDIDA A SINDACO: "CERTE SCELTE NON SONO SOLO DEI PARTITI"

Si aggiunge a Orlando e all'europarlamentare De Luca. Cercherà voti nell'area di centrodestra.

Spunta il secondo candidati a sindaco di area di centro destra. Dopo, l'eurodeputato Stefano De Luca, scende in campo Piero Milio, avvocato penalista, 53 anni, nato a Capo D'Orlando, ma palermitano d'adozione, senatore eletto nella lista Pannella, unico esponente a Palazzo Madama del movimento dei riformatori. Una candidatura annunciata (Milio l'aveva prospettata circa tre mesi fa), che somiglia molto a quella di De Luca: ambedue avvocati, parlamentari, dicono di essere sollecitati da amici, laici, riformatori e liberali; sostengono di portare avanti un programma che valorizza principalmente l'iniziativa privata, non accettano il bipolarismo, si rivalgono principalmente ai cittadini e poi all'area del Polo e guardano oltre questo schieramento. Intanto, dai partiti del Polo non arrivano alcun via libera. Il coordinamento regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè sostiene che "in attesa della nuova legge elettorale è prematura qualsiasi candidatura. Se infatti dovesse essere approvato l'auspicato turno un

ico, le candidature fai da te aiuterebbero solo Orlando". Ma vediamo a cosa punta Milio. La sua candidatura sembra un doppione di quella dell'eurodeputato Stefano De Luca? "Ci muoviamo certamente in un'area che ah diversa punti in comune. Ma De Luca fa l'eurodeputato, è costretto a stare diversi giorni a Bruxelles e Palermo è una città complessa, ha bisogno di un impegno costante". Ma anche lei ha un impegno parlamentare importante . "Ma nel mio caso le due cariche non sono incompatibili. Se venissi eletto sindaco, sarei obbligato a lasciare quella di senatore". In un sistema bipolare, che futuro può avere una candidatura che non tiene conto di questa realtà? "Non approvo la logica del candidato scelto dai partiti, la logica del più forte. Sarebbe opportuno fare le primarie, sottoporre una rosa di nomi al giudizio dei cittadini, ma questo non viene fatto. Ed allora io sento di impegnarmi per la città, di candidarmi e lo faccio". Ma se viene fuori un candidato forte del Polo, lei cosa farà? "Non ho intenzione

di lasciare. A meno che non si presenti un candidato veramente forte, credibile e che abbia tante possibilità di farcela". Nel suo programma di candidato a quali problemi ha dato la priorità? "Traffico, parcheggi, criminalità, occupazione e vivibilità in genere. I marciapiedi non si possono riparare solo nell'ultimo anno di sindacatura e così pure la questione del lavoro non può essere affrontata all'ultimo minuto. Orlando sta accelerando solo alla fine del suo mandato, quando è legittimo il sospetto che certe iniziative vengono fatte per obiettivi elettorali".

 
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