Roma 6 giugno '97
Dichiarazione congiunta di Benedetto Della Vedova e Rita Bernardini, coordinatori dei Comitati Promotori Referendum "Ordine dei Giornalisti" e "Caccia".
Le corporazioni dei giornalisti e dei cacciatori sono tornate oggi a gridare che è necessario disertare le urne, perché le leggi debbono essere fatte in Parlamento.
Tutte unite e compatte le categorie privilegiate di questo paese cercano di evitare che accada quanto è necessario: che questo paese si avvicini all'Europa, dove non esiste l'Ordine dei giornalisti, né e concesso ai cacciatori accedere ai fondi privati senza l'autorizzazione del proprietario.
Se le professioni sono la ricchezza di ogni paese, di certo non lo sono gli ordini, il cui unico scopo è quello di difendere gli interessi dei propri iscritti anziché quelli di tutti i cittadini e in particolare di quelli che vorrebbero svolgere le professioni senza passare sotto le forche caudine dell'ordine. Ordini e corporazioni erano "la ricchezza" del regime fascista: è a questo che vogliono tornare l'UNAVI e gli Ordini ed i Collegi professionali.
Se davvero sono sicuri che gli italiani sceglieranno la tutela corporative alla libertà e al mercato e, che vorranno mantenere il privilegio dei cacciatori contro i diritti dei proprietari dei fondi agricoli, allora perché nascondersi dietro lo strumento meschino del boicottaggio anziché affrontare il confronto elettorale?