REFERENDUM: PANNELLASPETTRO CONTRO TUTTI
Caianiello: il silenzio Rai è una grave lesione dei diritti democratici
MILANO Referendum: parte lo sprint finale. E a dare manforte a Marco Pannella vestito da spettro per protestare contro la mancanza d'informazione sui quesiti del 15 giugno, arriva il deputato azzurro Marco Taradash che protesta per la decisione dei capigruppo della Camera di non sospendere le sedute nella settimana precedente i referendum: "E' una scelta che conferma la natura autoritaria e di regime di questa maggioranza e di chi la rappresenta in Parlamento, a cominciare dal presidente Violante". E anche Vincenzo Caianiello, presidente emerito della Corte Costituzionale, non si tira indietro: "E' uno degli episodi più gravi di lesione dei principi democratici che si siano verificati in questi anni. Un silenzio veramente molto grave". Non bastasse la Rai a mandare in bestia il leader dei Riformatori, ci si mette anche "Civiltà Cattolica": i quesiti non riguardano "nè problemi essenziali alla democrazia nè questioni etiche tali da configurare un obbligo di partecipazione". Ovvero: cattolici se preferite and
are al mare il 15 giugno, fatelo senza sentirvi in colpa, non avete peccato. Ma se proprio volete votare, dite no all'abolizione della "golden share" perchè i promotori di quel referendum "partono da una posizione ideologica oggi dominante in certi ambienti, che è quella del liberismo puro" che non si sposa con la solidarietà sociale. Altro referendum, altra polemica. Il ministro Franco Bassanini attacca il referendum per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti: "Sull'Ordine penso quello che Winston Churchill diceva della democrazia: è pessima, ma abolirla sarebbe anche peggio". E per difendere se stessi tre Ordini regionali dei giornalisti (Milano, Roma c Venezia) chiedono la sospensione del referendum per "irregolarità nella raccolta delle firme".