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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 7 giugno 1997
Da "Il Giornale" del 7 giugno 1997

PANNELLA, IL FANTASMA DELL'INFORMAZIONE

Di Roberto Levi

Può anche darsi, come sostengono acidamente i suoi detrattoli, che Marco Pannella sia un uomo ammalato di inguaribile protagonismo. Ma anche fosse, le sue controverse esibizioni televisive sortiscono il nobile effetto di far tornare protagonista prima di tutto l'informazione. Un'informazione che nel nostro Paese procede spesso a scatti, secondo un andamento schizofrenico: o tanta, tutta insieme e fin troppo omogenea, oppure poca, latitante, distratta. Anche l'ultima trovata di

presentarsi in Tv da fantasma, per sollecitare il dibattito sui referendum, ha centrato nuovamente il bersaglio. Improvvisamente, dopo mesi di silenzio, la Tv di Stato e anche quelle private sono state costrette a occuparsi di un avvenimento fin qui trascurato, sotto il pungolo del suo ultimo travestimento. E così gli italiani, a cui era stato impedito di formarsi con calma una salda opinione su ciascuno dei quesiti referendari, sono ora impegnati in una "full immersion" quasi affannosa scandita da un conto alla rovescia che impone di recuperare in fretta il tempo perduto. Senza la trovata scenica del fantasma, coloro che a buon diritto desideravano essere informati sarebbero ancora oggi in spazientita attesa. Il ricorso alla pagliacciata ad effetto, capace di smuovere le acque stagnanti dell'indifferenza, è un leit motiv nel percorso televisivo di Pannella costellato di autoimbavagliamenti, televendite di hashish, digiuni annunciati, sfilate folcloristiche, drammatici scioperi della sete. Spesso ha esagerat

o, ma con l'attenuante della peggiore provocazione che il potere costituito possa mettere in campo: il silenzio. Quello stesso silenzio generalizzato, peraltro, che ha fatto da sfondo per anni, assai prima dell'esplosione di Tangentopoli, alle sue continue denunce sulla corruzione della classe politica, che lasciarono indifferente persino la magistratura. E c'è infine un altro filo conduttore che lega nel tempo le apparizioni televisive di Pannella: mentre più o meno tutti gli altri uomini politici hanno fatto a gara per curare dispendiosamente la loro immagine affidandosi a équipe di esperti, consiglieri, consulenti, truccatoli, psicologi e via dicendo, a Pannella è sempre bastato poco per avere un ritorno massiccio di attenzione: qualche cerotto, un bavaglio, tre o quattro pennarelli, una corda per legarsi, e infine un lenzuolo con due buchi per gli occhi e uno per respirare. Questo, e solo questo, è il suo economicissimo "kit" servito nel corso degli anni, pur tra inevitabili alti e bassi, per rimanere su

lla scena politica. Senza bisogno d'altro per costruirsi un look adatto alle esigenze di marketing della teleimmagine. Diecimila, al massimo ventimila lire di costi vivi ammortizzabili in una trentina d'anni. Chi altro ha saputo usare la Tv spendendo così poco?

 
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