PANNELLA: BOICOTTANO I REFERENDUM PER COLPIRE ME
Nelle urne si profila un nuovo match tra gli ambientalisti e gli appassionati della doppietta. Cossiga e Cossutta: il 15 giugno noi andremo a votare. E il leader dei riformatori si esibisce in un altro show con il lenzuolo
MILANO - "Marco non hai il tuo lenzuolo?". "Non ti preoccupare Francesco, lo indosso tra poco". Questo lo scambio di battute tra Pannella e Francesco Cossiga al convegno napoletano di Liberal. E il leader dei riformatori è stato di parola. Salito sul palco per partecipare al dibattito ha indossato il suo ormai abituale "costume" da spettro, raccogliendo la solidarietà dell'ex presidente della Repubblica: "Il 15 giugno voterò di certo, l'idea di far fallire i referendum non andando a votare mi è estranea". Chi invece lavora per fare fallire la consultazione del prossimo 15 giugno è l'Unavi, l'unione che raccog1ie tutte le associazioni dei cacciatori italiani. Ieri ha rivolto un appello ag1i italiani: non andate a votare, disertate le urne "come protesta civile contro l'uso distorto che viene fatto dell'istituto costituzionale del referendum". E vanno giù ancora più pesanti i cacciatori: "Questi referendum sono un attacco al Parlamento al cuore delle istituzioni la sede nella quale i problemi debbono essere
risolti". Anche Armando Cossutta è sulle posizioni di Cossiga: il 15 giugno va a votare. Come voterà? L'unica indicazione è sulla "golden share": no. Mentre sulla caccia Cossutta, stretto tra l'ala ambientalista di Rifondazione e il gran numero di cacciatori comunisti, sceglie un pilatesco "libertà di coscienza". E proprio sull'atteggiamento dei partiti "che hanno scelto la via del silenzio" si accentrano g1i strali del comitato promotore: "I partiti si comportano come quei mariti che per fare dispetto alle mog1i si tagliano gli attributi: credendo di dare un colpo decisivo a Pannella affossano l'istituto referendario".