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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 11 giugno 1997
Da "Il Corriere della Sera" del'11 giugno 1997 - pag. 9

REFERENDUM: IL LEADER PDS VOTA, BOSSI NO

E PER STASERA MARCO PANNELLA ANNUNCIA CHE UN MILIONE DI FANTASMINI MARCERA' PER IL CENTRO DI ROMA

D'Alema prende le distanze dall'Unità. Per le schede ristampate la Poli Bortone accusa Bassanini di avere sperperato soldi dello Stato

Di R.R.

ROMA. L'Unità insiste nel suo invito all'astensione. Massimo D'Alema promette invece che domenica prossima si recherà alle urne. Opinioni diverse in casa della Quercia. Ma anche tra partiti e associazioni di fronte ai sette referendum del 15 giugno. D'Alema prende le distanze dal quotidiano fondato da Antonio Gramsci intervenendo sull'argomento durante il Maurizio Costanzo Show: "Non vado al mare perché il lavoro me lo impedisce. Ho l'abitudine di andare a votare e quindi lo farò anche domenica". Bacchettata sì, ma leggera: "Non condivido la forte indignazione contro chi non vuole recarsi alle urne: non bisogna criminalizzare l'opinione dell'Unità". Dopo il direttore Giuseppe Caldarola, a spiegare le ragioni del quotidiano è intervenuto ieri il condirettore Piero Sansonetti: "Penso che l'eccesso di referendum nuoccia alla democrazia e che la legge vada riformata. La nostra scelta è legittima almeno quanto quella di Pannella". Ma anche il Manifesto sostiene il non voto con un editoriale: "E' singolare che Pa

nnella consideri l'astensionismo un attentato alla democrazia, invece che l'esercizio di uno dei comportamenti della democrazia stessa". E Pannella risponde attaccando: stasera marcerà con Emma Bonino da largo Argentina al Pantheon promettendo la presenza di un milione di "fantasmini". Nel frattempo la grande maggioranza dei partiti si schiera a favore del voto. Con diversi giudizi. Lo fa con convinzione il leader del Polo Berlusconi. Quasi costretto, invece, il segretario del Ccd Pierferdinando Casini: "Voterò anche se quei quesiti non mi piacciono". Anche i Verdi invitano a recarsi alle urne. Anzi il portavoce Manconi offre le sue indicazioni di voto: sì a tutti i referendum tranne quello su golden share e agricoltura. Su quest'ultimo continua la polemica dopo che la sentenza della Corte di Cassazione ha imposto di ristampare 60 milioni di schede al prezzo di 3 miliardi e mezzo. Adriana Poli Bortone (An) accusa il ministro della Funzione pubblica di avere sperperato i soldi dello Stato. E Franco Bassanini

risponde: "Il governo ha fatto il suo dovere approvando una riforma federale del ministero per le risorse agricole. Tanto che i presidenti di Lombardia e Toscana sono stati i primi a protestare contro la decisione della Corte di Cassazione che mantiene in vita un referendum ormai inutile". Un invito all'astensione viene dalla Lega: "Si è attivato un meccanismo di colpo di Stato". Anche i popolari sono per l'astensione: il senatore Lavagnini dice che occorre dare "una lezione ai "fantasmini" di Pannella per impedire che la demagogia possa vincere". Infine si concentrano sulla contestazione dei quesiti il Comitato per il no all'abrogazione dell'ordine dei giornalisti e quello per il no all'abrogazione dell'articolo 842 del codice civile (caccia).

 
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