Pannella contro le regioni "rosse": ci boicottano
"In atto un controllo bulgaro di regime". Di Pietro: voterò. Biagi: io no. Il Financial Times: manca un soffio per il quorum
ROMA Il quotidiano inglese "Financial Times", che ha dedicato ai referendum di domenica prossima un articolo in terza pagina, scrive che, secondo i sondaggi, la battaglia del "quorum" si deciderà per un soffio. Di certo negli ultimi giorni di campagna elettorale i due schieramenti (quello del voto e quello dell'astensione) si affrontano con grande animosità e senza risparmio di colpi. Marco Pannella, stavolta, se la prende con le regioni "rosse": Emilia Romagna, Toscana, Umbria. "Il parastato di regime e di partito che da cinquant'anni ne domina le istituzioni denuncia il leader dei Riformatori è mobilitato da giorni per dissuadere i cittadini dal partecipare alle votazioni. Si cerca con tutta evidenza di replicare il controllo sociale che già portò ad un voto "bulgaro" di quelle regioni sul primo referendum sul finanziamento pubblico dei partiti". I Comitati promotori, intanto, sollevano un duplice problema: quello delle tribune Rai e quello dei numerosi certificati elettorali che ancora non sarebbero sta
ti consegnati. E scrivono una lettera al presidente della Commissione di vigilanza della Rai, Francesco Storace, e al garante per l'editoria e la radiodiffusione, Francesco Casavola "per informarli delle sistematiche violazioni da parte della Rai del regolamento di disciplina delle tribune referendarie". Il verde Alfonso Pecoraro Scanio, invece, segnala in un'interrogazione al ministro degli Interni Napolitano che "è grave, a pochi giorni dal voto, la situazione della consegna dei certificati in molte città. Nel comune di Messina, ad esempio, sarebbero giacenti molte migliaia di schede non ancora consegnate". Nel frattempo si moltiplicano gli appelli al voto e quelli all'astensione. "I Verdi votano dichiara il presidente dei senatori del "Sole che ride", Maurizio Pieroni e sono torse l'unico partito in Parlamento ad avere speso soldi per i manifesti". E per una volta è d'accordo con loro anche Antonio Di Pietro, che da Castellanza invita gli italiani a non disertare le urne. Per Beppe Pisanu, presidente
dei deputati di Forza Italia, "il referendum è una forma di consultazione diretta del popolo alla quale una democrazia non deve mai rinunciare. Coloro che hanno chiesto alla gente di non votare hanno compiuto, piaccia o no, un attentato alla stessa democrazia". "E' la prima volta dichiara invece il popolare Luigi Granelli che per reagire ad una controproducente orgia referendaria non eserciterò il diritto di voto". E non andrà a votare neppure il giornalista Enzo Biagi. "Starò a casa ha rivelato Essendoci la facoltà di andare a votare o no, io non ci andrò. Se poi uno vuol fare il giornalista può fare come abbiamo fatte noi, che non siamo nati iscritti all'Ordine". E accende gli animi il quesito sulla caccia: oggi il Wwf organizzerà una manifestazione per il voto davanti a Botteghe oscure, mentre le associazioni venatorie invitano gli iscritti "ad andare al male".