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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 13 giugno 1997
Da "Il Corriere della Sera" del 13 giugno 1997

REFERENDUM: CRESCE IL PARTITO DEL QUORUM

DI PIETRO, BALDASSARRE E GLI EUROPARLAMENTARI ITALIANI: "DOMENICA TUTTI AI SEGGI"

Pannella porta i suoi "fantasmini" davanti al viminale: "ancora migliaia di certificati elettorali da consegnare"

Di R.Del.

MILANO Mancano soltanto due giorni al voto e la battaglia del quorum è sempre più al calor bianco. Una battaglia che il grande comunicatore Marco Pannella sembra sul punto di vincere. Partito con grande ritardo il fantasma referendario ha recuperato parecchie posizioni: gli esperti dei flussi elettorali pur non citando i numeri degli ultimi sondaggi come stabilito dalla legge sembrano orientati a un segno più nella curva della notorietà ovvero gli italiani sanno che domenica si vota e sanno anche su che cosa si vota. L'effetto lenzuolo sembra avere pagato. Anche perché sembra crescere tra i cittadini la voglia di seggio elettorale. Insomma per il 15 giugno il quorum sembra cosa fatta, anche se in casi come questo la matematica è più che mai un'opinione. Dati i buoni risultati Pannella non lascia anzi raddoppia, e per stamattina ha riconvocato i suoi fantasmini davanti al ministero degli Interni: "Per denunciare le gravissime omissioni dice il leader del Riformatori è che abbiamo verificato in tutta Italia

nella consegna dei certificati elettorali". "A Messina gli fa eco il verde Pecoraro Scanio migliaia di certificati non sono ancora stati consegnati". E il quorum del referendum del 15 giugno non è un tema che appassiona solo i giornali italiani. Anche il "Financial Times" se ne è occupato dedicando un ampio articolo al voto di domenica: e così anche a Londra ora sanno del fantasma di Pannella e dello scontro tra il leader dei Riformatori e l' "Unità". Ma soprattutto anche il "Financial Times" sostiene: siamo a un soffio dal quorum. Sul tema dominante di questi giorni votare o non votare, è sceso in campo anche Di Pietro. E l'ex pm ha detto senza dubbi che andrà a votare: "Credo nell'istituto referendario e credo che sia importante che ciascun cittadino esprima il suo pensiero in ordine a determinati argomenti". Anche da Strasburgo arriva una mano a Pannella: trentadue eurodeputati italiani di tutti i partiti (Ulivo Polo e Lega) hanno firmato un appello invitando i cittadini a non disertare le urne. "Eser

citate un diritto costituzionalmente garantito", dicono Carlo Ripa di Meana (verde), Leoluca Orlando (Rete), Giampiero Boniperti (Forza Italia), Roberto Barzanti (Pds), Roberta Angelilli (An), e altri 27 firmatari. Compreso il leghista Raimondo Fassa, contravvenendo all'indicazione di voto espressa da Bossi: Padani, state lontani dai seggi. Perfino Gianfranco Miglio, alfiere dell'estraneità alle istituzioni questa volta dice di volere partecipare: "Andrò certamente a votare". Ai microfoni di "Radio Radicale", Miglio si è scagliato contro gli astensionisti: "Vedo tornare in auge una vecchia teoria secondo cui il popolo non capisce niente. Il referendum è uno strumento da sviluppare perché è la manifestazione diretta della volontà del popolo e va sollecitata, non repressa come vorrebbero alcuni". Altro autorevole parere. Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale: "Certo che domenica andrò a votare". Ma solleva qualche perplessità

sull'uso dei referendum: "Dovrebbe essere più cauto. Anche perché avrei preferito che alcuni problemi fossero stati affrontati dall'azione politica.

Baldassarre si dichiara anche favorevole ai referendum sulle liberalizzazioni: "Oggi in Italia lo Stato risente di una concezione paternalistica e ha uno spazio paragonabile a quello delle società collettivistiche". Nel merito del referendum entra anche la Lipu (Lega per la protezione degli uccelli) che invita gli italiani a votare "si" al quesito della caccia non solo per gli ovvi motivi di salvaguardia della fauna ma anche perché sostiene la Lipu, "la libera circolazione dei cacciatori ha portato a una concentrazione di piombo nel terreno a seguito dell'accumulo dei pallini sparati elevato: superiore ai limiti massimi consentiti dalle normative nazionali". E tra tanti "andate a votare" un'eccezione: Luigi Granelli popolare, che si scaglia contro l' "orgia referendaria" e afferma: "Per la prima volta non eserciterò il dirittodovere al voto. Colpa di Pannella e dei suoi illiberali insulti".

 
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