Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 29 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 17 giugno 1997
Da "Il Sole 24 Ore" del 17 giugno 1997 - pag. 8
E PANNELLA PROMETTE ALTRE 35 CONSULTAZIONI

Di G.Co.

ROMA - Quello del referendum è un istituto da salvaguardare. Ma, proprio per questo, sarebbe opportuno riformarlo. Il giorno dopo il mancato raggiungimento del quorum negli otto referendum (si sono recati alle urne un po' più del 30% degli aventi diritto) cariche dello Stato e forze politiche si interrogano sulla possibilità di rivitalizzare i referendum, dei quali forse si è talvolta abusato. Una tesi che non convince affatto Marco Pannella, che continua a denunciare responsabilità »partitocratiche e del ministero dell'Interno nella scelta di una data infelice che non ha favorito l'afflusso alle urne e che preannuncia altre 35 consultazioni referendarie. A Pannella il ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano, replica ricordando che la data è stata fissata dal Consiglio dei ministri, su sua proposta, per dare la precedenza alle elezioni amministrative e per distanziare le due campagne elettorali. »Se si è raggiunto il 30% - è la tesi del ministro - nessuna persona di buon senso può ritenere che votando due

settimane prima si sarebbe raggiunto il 60 . Dunque per Napolitano la spiegazione dell'insuccesso è politica e non la può certo dare il ministro dell'Interno. In polemica con Pannella e con la sua idea di riproporre 35 nuove consultazioni è anche il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni, per il quale »c'è stato un abuso dei referendum e questo ne ha fatto uno strumento ormai logorato . La lezione della scarsa affluenza alle urne di domenica scorsa dovrebbe, secondo Veltroni, »insegnarci che bisogna proporre agli elettori quesiti più meditati e possibilmente più concentrati . Il presidente del Senato, Nicola Mancino, non nasconde di considerare »non entusiasmante il mancato raggiungimento del quorum, perché »i referendum sono un presidio di democrazia diretta, al quale non bisogna mai rinunciare . Quanto alle possibili modifiche delle quali si parla, come l'innalzamento del numero di firme necessarie per proporre referendum, la parola è alla Bicamerale. A sua volta il presidente della Camera, Luciano

Violante, auspica una riflessione che tenda a dare all'istituto del referendum »più incisività , facendo sì che i cittadini »sappiano bene quali sono i temi su cui bisogna decidere e vadano in modo convinto a votare . Violante mette anche in risalto come proprio nelle zone, come il Veneto, dove c'è maggiore protesta verso lo Stato centrale, c'è stata maggiore affluenza. »Un momento non felice per la democrazia . E la valutazione del leader di An, Gianfranco Fini, che propone di allargare la possibilità di usare il referendum oltre quello abrogativo. E anche Mario Valducci di Forza Italia avanza l'ipotesi di istituire il referendum propositivo. Per Silvio Berlusconi molte delle materie referendarie erano »troppo lontane dai cittadini . Nettamente contrario all'abuso di referendum è il vicesegretario del Ppi, Dario Franceschini, che vede una scelta precisa dietro la decisione della maggioranza degli italiani di non andare a votare: »Dare un segnale contro questo abuso dei referendum che aveva raggiunto livell

i di intollerabilità . A sua volta il leader del Ccd, Pierferdinando Casini, per il quale è comunque »un giorno triste quello nel quale vengono disertate le urne , ne attribuisce le cause all'invito in tal senso »di parte della sinistra, "Unità" in testa .

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail