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Segreteria Rinascimento - 17 giugno 1997
Da "L'Unità" del 17 giugno 1997 - pag. 2

A 5 QUESITI SU 7 RISPOSTA IN PARLAMENTO

OBIEZIONE DI COSCIENZA PIU VICINA AL TRAGUARDO

Progetti di legge in discussione alle Camere

Di Nedo Canetti

ROMA. Nessuno dei sette quesiti referendari proposti agli Italiani ha raggiunto, domenica 15 giugno, il quorum previsto del 50% degli aventi diritto al voto più uno. Sono, quindi, da considerare nulli. Diverse delle questioni proposte hanno però un'oggettiva importanza e di alcune per il rilievo legislativo che hanno assunto, se ne sta occupando da tempo il Parlamento. Ricordiamo, al proposito, che la Corte Costituzionale, proprio alla vigilia del voto, ha bocciato una richiesta dei comitati referendari, confermando che Camera e Senato "conservano la loro potestà legislativa anche dopo l'indizione di un referendum abrogativo" . Tanto più oggi, aggiungiamo, che i referendum sono da considerare non validi. Vediamo la situazione quesito per quesito.

Obiezione di coscienza.

Si prevedeva l'abolizione dei limiti per essere ammessi al servizio civile in luogo di quello militare. Un disegno di legge con queste norme (obiezione di coscienza come diritto soggettivo) ed altre di uguale rilievo, è stato approvato dal Senato da diversi mesi e pure licenziato favorevolmente dalla commissione Difesa della Camera. Iscritto nel calendario dei lavori d'aula, a Montecitorio, è stato sottoposto al bombardamento di 2400 emendamenti di An, che è nettamente contraria all'obiezione di coscienza. Le altre forze politiche sono favorevoli. Potrebbe ora, senza l'ombra del referendum, riprendere rapidamente il suo cammino. Proprio ieri, cioè il giorno dopo l'esito referendario (ricordiamo che il quesito referendario è quello che, pur nel numero limitato di votanti, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei suffragi tra i sette referendum) la Consulta nazionale Enti per il servizio civile ha rivolto un appello ai gruppi parlamentari e al governo perché si proceda rapidamente all'approvazione definitiva de

l provvedimento, nel testo votato al Senato, considerando la legge organica una soluzione migliore di un referendum abrogativo.

Caccia.

Si chiedeva l'abolizione della possibilità per il cacciatore di entrare liberamente in fondi altrui. Un disegno di legge che, nell'ambito della leggequadro sulla caccia, stabilisce alcune norme che modificano l'articolo 847 del Codice civile che dà questa potestà ai cacciatori, è stato approvato, a larghissima maggioranza, dal Senato e dalla commissione Agricoltura della Camera. Ad un passo dalla sanzione definitiva, in sede legislativa, da parte della commissione, è stato mandato in aula dal numero prescritto di deputati (Verdi e altri), dove l'esame, dopo ripetuti rinvii, non è mai iniziato. Potrebbe essere ora il momento, anche perché, correttamente le Associazioni venatorie, pur avendo incamerato il risultato elettorale, sono dell'opinione che, comunque, il testo votato a Palazzo Madama venga approvato anche dalla Camera, in modo da non lasciare dubbi sulla loro volontà di dotare il settore di buone norme.

Ordine dei giornalisti.

Proposta referendaria secca: abolizione. L'esigenza della riforma dell'Ordine è molto sentita anche all'interno della categoria. Molte le proposte di legge, in merito, presentate in entrambi i rami del Parlamento. Il punto più avanzato è stato raggiunto al Senato con il testo del relatore Passigli, frutto del lungo lavoro di un comitato ristretto. Il no di Fi e Ccd ha impedito l'approvazione in sede deliberante nella commissione Affari costituzionali. E nel calendario dei lavori d'aula, a meno che ora che il referendum è decaduto le forze del Polo contrarie alla procedura abbreviata, non desistano dal diniego.

Golden Share.

Abolizione dei poteri speciali riservati al ministro del Tesoro nelle aziende privatizzate. Non esiste alcuna proposta di legge. C'era stato un vago accenno da parte di qualche ministro, ma senza seguito di iniziative legislative. Recentemente il ministro Bersani ha affermato che si tratta di materia che non può essere decisa per referendum, ma occorre un disegno organico. Per ora non ci sono iniziative parlamentari in corso. .

Ministero politiche agricole.

La proposta prevedeva la soppressione del decreto legislativo delle scorse settimane che istituisce il nuovo ministero delle Politiche agricole, in sostituzione dell'attuale "delle Risorse agricole, alimentari e forestali", nato dalle ceneri, sempre referendarie, del "vecchio" dicastero dell'Agricoltura. Non occorre alcuna legge. Resta in vigore il decreto istitutivo del ministero, sul quale le commissioni Agricoltura di Camera e Senato hanno già espresso il prescritto parere. Entra in funzione sulla base delle deleghe previste dalla Bassanini 2.

Incarichi extragiudiziari.

Abolizione della possibilità per i magistrati di assumere incarichi extragiudiziari. La commissione Giusti zia del Senato sta discutendo da mesi della materia. L'esame di un testo ha già percorso un tratto notevole di strada. E probabile la sua rapida approvazione.

Carriere dei magistrati.

Abolizione dell'attuale sistema di progressione delle carriere dei magistrati, anche senza concorso. Anche in questo caso, la materia è all'attenzione della commissione Giustizia di Palazzo Madama. Si è vicini all'approvazione di un testo, già ampiamente discusso. Come ha più volte sostenuto l'Anm, una legge organica ed equilibrata è preferibile ad una soluzione schematica, frutto di referendum, che non terrebbe conto di alcune situazioni particolari che più volte la presidente Elena Pacciotti ha indicato.

 
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