PANNELLA E L'HASHISH "VOGLIO IL PROCESSO"
ROMA. Questa volta a fermare Marco Pannella č stato lo sciopero degli avvocati. Ieri mattina in tribunale il leader referendario, imputato insieme ad altri riformatori per aver distribuito hashish e marijuana al mercato di Porta Portese nel 1995, ha detto ai giudici di voler "essere processato" nonostante l'astensione degli avvocati, dei quali non condivide "le ragioni dello sciopero". Pur ribadendo la sua stima nei confronti dei suoi legali, Giandomenico Caiazza e Lillo Bruccoleri che si erano astenuti, Pannella ha revocato il loro mandato chiedendo al tribunale la nomina di un difensore d'ufficio e il prosieguo del dibattimento. I giudici, preso atto della sua richiesta hanno stralciato le posizioni degli altri cinque imputati e nominato un difensore d'ufficio. Ma anche questi si č astenuto e al tribunale non č rimasto che rinviare il processo al 27 giugno.