FINANZIAMENTO AI PARTITI: LA MAGGIORANZA SI DIVIDE
Si torna a parlare dell'ipotesi di depenalizzare il finanziamento pubblico ai partiti, trasformandolo in un illecito amministrativo e la maggioranza si divide: Popolari da una parte, a favore della depenalizzazione, Sinistra democratica dall'altra. Ieri pomeriggio l'assemblea di Montecitorio ha preso in esame (decidendo poi di rinviare la discussione) l'esame della proposta di legge per depenalizzare una serie di reati "minori" come assegni a vuoto, violazioni formali dell'Iva, alcune violazioni del codice della navigazione e della strada. A questo provvedimento sono stati presentati numerosi emendamenti. Uno in particolare, firmato dal capogruppo del Ccd, Carlo Giovanardi, punta a inserire anche il finanziamento illecito ai partiti prevedendo una multa variabile tra le due e le sei volte il contributo ricevuto. Su questo emendamento il comitato dei nove della commissione Giustizia, l'organismo "ristretto" che ha il compito di vagliare le proposte e di modificare il testo dei provvedimenti in assemblea, avev
a espresso il 10 giugno parere favorevole a maggioranza. A favore avevano votato Polo e Popolari. Contro Sinistra democratica, Rifondazione, Verdi e Rinnovamento italiano. La Lega nord si era astenuta.