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Notizie lista Pannella
Segreteria Rinascimento - 21 giugno 1997
Da "L'UNITA'" del 21 giugno 1997, pag. 4

RADIO RADICALE ACQUISTATA DALLA RAI? IL GOVERNO CONFERMA CHE C'E UNA TRATTATIVA

Lauria: "Accordo possibile su basi eque"

ROMA. La trattativa per la vendita delle frequenze di Radio Radicale alla Rai è già in corso, "nella sfera dell'autonomia delle due parti". La conferma dei contatti tra Rai e l'editore per la vendita di Radio Radicale, ipotizzata l'altro ieri dal direttore generale della Rai, Franco Iseppi, viene dal sottosegretario alle Poste, Michele Lauria, che oggi ha spiegato che "su basi eque" l'accordo deve essere raggiunto in quanto è giusto "garantire un servizio di interesse pubblico, importante perché ha avvicinato la gente alle istituzioni". Il sottosegretario non å entrato nel merito della trattativa: ånon tocca a noi occuparci di questioni finanziane, ma c'è interesse a livello istituzionale che questo servizio continui. Esiste anche un problema a livello del personale della radio e sarà posto nella trattativa. Ci sono le condizioni per un accordo, ferma restando l'autonomia delle parti". Su un'eventuale passaggio dei circa l4 redattori di Radio Radicale alla Rai, Lauria ha ripetuto che si tratta di un aspetto

che dovrà essere affrontato dalle parti in trattativa. Lauria ha detto che il problema delle frequenze da destinare al futuro canale di informazione parlamentare della Rai èduplice: da una parte la difficoltà della concessionaria del servizio pubblico a reperire le frequenze sul mercato; dall'altra, il fatto che ormai si è creata

un'abitudine degli ascoltatori a sintonizzarsi su certe frequenze. Per il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, "un'eventuale vendita dell'attività" di Radio Radicale dalla Lista Pannella alla Rai, deve avvenire nel rispetto delle leggi dello Stato e del contratto giornalistico. E opportuno che sia definito un passaggio in sede sindacale per stabilire le modalità di applicazione del contratto nazionale ai colleghi interessati.

Ma a tenere banco sulla questione radiotelevisiva è soprattutto la legge sull'emittenza. "Io credo che si debba serenamente smentire ogni collegamento tra dibattito in seno alla Bicamerale e normativa sul sistema della comunicazione", ha detto ieri il sottosegretario alle Poste, Vincenzo Vita, a margine di un convegno svoltosi a Firenze. Secondo Vita, "il sistema della comunicazione ha in sé un tale valore per lo sviluppo dell'Italia. Per i nuovi mercati å cosi tanto importante come sistema economico, sociale e culturale di nuove relazioni tra le persone che già è attraversato da conflitti e opportunità tanto rilevanti da non aver bisogno di essere una variabile dipendente di qualcos'altro". Per il sottosegretario, quindi, "non si deve sottovalutare il settore della comunicazione, che ha davvero un valore in sé".

 
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