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Segreteria Rinascimento - 22 giugno 1997
Da "IL MANIFESTO" del 22 giugno 1997, pag. 13

SCHERZI DA PRETE ALL'HOTEL ERGIFE

Buttiglione resuscita la Dc, e perfino Forlani e Gava. Qualcuno ci crede

Roma. Arrivando all'Ergife, un hotel stile libico della periferia

di Roma, c'è un bel via vai di carabinieri. Possibile che si sia

tornati ai vecchi tempi quando per la Dc si mobilitavano le forze

dell'ordine ed era tutto uno sgommare di Thema e di alfette? Sì

la Dc, la vecchia Dc c'è davvero, ma i carabinieri sono qui per

ragioni più prosaiche. Nell'edificio vicino c'è un megaconcorso

per l'arruolamento di carabinieri, e c'è un po' di traffico da

regolare. Nel piazzale dell'Ergife neppure l'ombra di auto vip,

solo qualche autobus targato Ch. Fan di Gaspari? Ma lui: "Io non

ho organizzato niente, sono qui perchè mi hanno invitato". Si entra nell'albergo e ti accoglie un cartello: "Updating 97: incontro con il futuro". Poi sotto un'altra scritta: "D. C.". Due frecce nella stessa direzione, due incontri contigui assurdamente

diversissimi, uno sulla scuola digitale, l'altro organizzato da Buttiglione e Rotondi: sulla Dc da resuscitare. Loro ci credono, alla seconda vita. Ma non sono i soli. Ci crede pure Forlani. E Lattanzio, Gava, Piccoli. Ci credono al punto da spellarsi le

mani per Forlani che spara contro i magistrati, come se nulla

fosse successo in questi anni. In realtà, il "coniglio mannaro"

non ce l'ha tanto con i giudici quanto "con le personalità anche

autorevoli che a diversi livelli istituzionali, pur avendo piena

consapevolezza della verità hanno accreditato l'idea che i

finanziamenti alla Dc fossero il risultato non di libera volontà

ma di condizionamenti di carattere illecito e corruttivo".

Scalfaro? Al capo dello stato allude Forlani, al presidente che

soffiò a lui e ad Andreotti la poltrona del Quirinale. Lì doveva

esserci lui, oggi, Forlani; e la storia sarebbe andata molto

diversamente. C'è modo di riprenderla, quella storia? All'Ergife i dieci venuti

da ogni parte d'Italia ci credono, al miracolo. Verrebbe da

ridere ma sarebbe sbagliato. Gaspari invita a non fermarsi alla

vecchia nomenklatura seduta nelle prime file. Il grosso della

pleatea è fatta di quadri di periferia, molti dei quali si sono

trovati spiazzati dalla fine della Dc. Non sono finiti nè a

destra, con Cdu e Ccd, nè a sinistra col Ppi. Sono tanti e hanno

ancora capacità di mobilitazione e organizzazione. "E' gente che

si trova male spiega Angelo Sanza nei partitini, aspetta di

poter lavorare in un contenitore più grosso". Non una nuova Dc,

perchè quella inglobava anche la sinistra, che oggi è dall'altra

parte, "pagata dal Pds", come dice Paolo Eusebi, leader del Cdu

ad Ancona. Forza Italia è il nuovo guscio? Il progetto è quello.

Lo dice Forlani quando loda Berlusconi. Ci punta Massimo De

Carolis, presidente del consiglio di Milano, che vede in FI un

partitoazienda che non può più permettersi di essere tale e ha

bisogno di politici di professione per essere partitopartito. E

chi meglio degli exdc? Un progetto, sulla carta, plausibile: Per ora, il raduno è poco più che un tentativo del Cdu di "espandere i suoi rami", come

dice Gianni Baget Bozzo. C'è anche Irene Pivetti, applauditissima

nel suo incongruo sogno di un terzo polo ora che tutti si sono

rassegnati al bipolarismo. Anche qui. La scommessa è di fare del

polo di destra il regno della Dc risorta. Le forze ci sarebbero,

ma alla guida del progetto c'è; Buttiglione. Non fu lui che in

questa stessa sala, due anni fa, fece a pezzi il Ppi?

 
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